NOCI – L’evoluzione della guerra Russo-Ucraina ci tiene costantemente con il fiato sospeso, incollati alle edizioni dei vari tg nazionali o alle pagine delle maggiori testate giornalistiche.
Una situazione che si protrae ormai da più di un anno e che fa ancora paura a tutti. Fa paura perché è incerto come, quando e soprattutto se si concluderà. A tremare maggiormente sono coloro che la guerra l’hanno vissuta. Tra i concittadini che hanno ancora sulle labbra il retrogusto amarissimo lasciato dal Secondo Conflitto Mondiale ci sono Anna Lippolis (la ultracentenaria “Nonna Annina, che tutti conoscete) e sua figlia Lucia Delfine. E’ stata in particolar modo la signora Lucia a rivolgersi a noi di Noci24 per divulgare un accorato “No alla guerra” che possa risuonare soprattutto nelle orecchie delle generazioni future.
“Mi sembra che la storia si stia orribilmente ripetendo. Una storia da cui pur avremmo dovuto imparare una importante lezione”- ci dice Lucia visibilmente preoccupata, e continua con un ammonimento importante: “Chi crede che la guerra possa portare qualsiasi tipo di beneficio, si sbaglia di grosso. Dalle guerre nessuno esce davvero vincente, neanche chi formalmente risulta tale”.
Aveva solo 5 anni la signora Lucia quando l’eco della guerra ha raggiuto le sue tenere orecchie, che avrebbero dovuto captare solo parole gentili e risate spensierate. Una guerra che le portò via per lungo tempo l’adorato papà, fatto prigioniero dagli inglesi appunto durante il Secondo Conflitto Mondiale. Fortunatamente, sua madre Anna ebbe la grande forza di fare sia da madre che da padre per lei e per suo fratello.
Lucia però ci confessa: “Quei ricordi terribili, indelebili, li rivivo ogni volta che vado a letto, e ancora mi impediscono di dormire. Ricordo il cibo che si poteva comprare razionato, mogli che, a differenza di mia madre, non hanno più potuto riabbracciare i loro mariti; madri che hanno pianto le morti ingiuste di figli mandati al fronte come agnelli al macello; gente che sveniva perché non mangiava da giorni! Uno scenario praticamente identico a quello che sta vivendo la popolazione Ucraina e che potremmo trovarci a vivere nuovamente anche noi se questa guerra non dovese fermarsi. Non trovo giusto che una persona comodamente seduta in poltrona decida della vita o della morte di moltissima gente, tra cui anche anziani e bambini innocenti”. La signora Delfine si rivolge quindi direttamente ai ragazzi, alle nuove generazioni: “Il futuro è nelle vostre mani. Solo voi avete il potere di estirpare alla radice l’odio e la violenza perché non continuino a proliferare ancora, come quell’erbaccia che emana cattivo odore”.
Parole che devono farci riflettere: e se la soluzione fosse molto più semplice di quanto tutti credessimo? Se bastasse rispondere all’odio e alla violenza non con le stesse armi ma con intelligenza e buon senso? Pensiamoci: sia noi che i potenti della terra.