NOCI (Bari) - Il portale duecentesco dell'antica chiesa della Madonna della Scala splende di nuova luce. Dopo l’sos per il recupero indifferibile lanciato nel 2017 l’opera di recupero può definirsi oggi realizzata e conclusa. I capitelli a figure zoomorfe e la fine trama della corona mostrano ora le loro originarie fattezze: l’ingiuria del tempo e degli uomini è stata sconfitta e l’interesse espresso dai monaci benedettini è stato salvaguardato, per il bene del monastero, della chiesa e della comunità tutta.
L’SOS E I LAVORI DI RESTAURO – Ripercorriamo insieme la storia del recupero. Nel 2016 fu l’allora parlamentare nocese Piero Liuzzi ad interessarsi del bene culturale. In quanto componente della Commissione cultura del Senato della Repubblica - diciassettesima legislatura, decise di interessare il Ministero inviando una scheda descrittiva corredata da documentazione fotografica fornita dalla Biblioteca Comunale, incontrando anche i funzionari romani del Mibact presso la sede di Via del Collegio Romano.
La soprintendenza, pronta ad intervenire, accolse di buon grado l'interessante testimonianza d'arte medioevale e della presenza benedettina sulle colline murgiane. L’attenzione del Ministero venne dimostrata con l’affidamento di un finanziamento.
Nel 2018 l’annuncio dei lavori alla ditta Ecorivest. La consegna dei lavori avvenne con l’intento di eseguire interventi di pulizia totale della facciata della chiesa risalente al XII secolo, oggi incastonata nel maggiore tempio abbaziale costruito nei primi Anni Cinquanta. La presenza infestante di funghi della pietra e licheni aveva notevolmente compromesso l’artistico portale a figure zoomorfe e le foglie d’acanto così come nella tradizione dell’arte scultorea dello stile romanico pugliese con l’arco a tutto sesto e costituito da una serie archetti rampanti.
2020 – Le prime immagini del lavoro completato. In piena quarantena e in tempo di Coronavirus, i monaci inviano a Piero Liuzzi le foto del portale del XII secolo restaurato e che oggi si mostra nella sua più intima e complessa trama. “Dopo l’accurato restauro” commenta Liuzzi postando le fotografie su fb, “l’intera facciata della primigenia Madonna della Scala si presta alla visione commossa dei viaggiatori. Orientata a mezzogiorno, cattura la luce, pronta all’appuntamento dei novanta anni (1930-2020) della fondazione del nuovo monastero”.