NOCI - Al via domenica prossima (10 aprile) la rassegna cinematografica dal titolo La Terra presso la saletta del Cineclub Mu.Ra., promossa al Comune di Noci - Assessorato alla Cultura in collaborazione con Apulia Film Commission. Quattro film girati in Puglia, fra Taranto e Bari, pe runa kermesse che ci accompagnerà per altrettante domeniche, a partire dal 10 aprile fino al 22 maggio.
«Sono particolarmente contenta perché con questa rassegna attiviamo la splendida saletta del Cineclub Mu.ra., allestita grazie ad una generosa donazione della prof.ssa Angela Bartolo proprio per offrire agli appassionati un luogo dove promuovere il cinema e la cultura filmica – dichiara l’Assessora alla Cultura Angelica Intini. – Si tratta di una selezione di qualità, che affronta sotto diversi punti di vista le problematiche attraversano la nostra terra. Di qui il titolo, evocativo e schietto, che ci proietta subito dove sono le nostre radici profonde, chiamando a riflettere su tematiche come la crisi economica, che ha colpito profondamente molte famiglie; gli effetti della Xylella fastidiosa sulla nostra cultura agraria e sulla nostra economia; la drammatica condizione di molti braccianti agricoli; la malavita. Voglio ringraziare la prof.ssa Angela Bianca Saponari, cui dobbiamo questa selezione e la cui collaborazione e competenza sono sempre preziose».
PROGRAMMA
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Prenotazioni con messaggio Whatsapp al numero +39 3316471427 indicando titolo film e data, nominativo e numero posti da riservare. Si ricorda che fino al 30 aprile 2022 l’accesso è consentito solo per i possessori di Super Green Pass e con mascherina FFP2.
Domenica 10 aprile | Ore 19:30 | Cineclub Mu.Ra.
La rivincita
Un film di: Leo Muscato
Con: Michele Venitucci, Michele Cipriani, Deniz Ozdogan, Sara Putignano, Domenico Fortunato, Francesco Devito
Prodotto da: Altre Storie con il sostegno dell’Apulia Film Fund di Regione Puglia e Apulia Film Commission
Location: Martina Franca
Il film racconta le rocambolesche avventure economiche e familiari di due fratelli, figli di contadini delle murge pugliesi, e delle loro mogli. Vincenzo (Michele Cipriani), a causa di un suo assegno protestato per colpa del fratello Sabino (Michele Venitucci) perde ogni possibilità di fido bancario e, nel frattempo, gli viene espropriato il terreno in cambio di un risarcimento irrisorio. Sabino, d’altro canto, è vittima delle stranezze di sua moglie Angela (Sara Putignano), sempre senza soldi. A causa delle loro infinite sfortune e, non avendo altra scelta a disposizione, i due fratelli finiscono in mano agli strozzini. In un viaggio vorticoso fra cravattari, avvocati falchi, burocrati ottusi, i due fratelli possono solo dirsi: 'Mai ti devi rassegnare, mai!'. Per poter pagare i debiti accumulati e assecondare il desiderio di maternità della moglie Marta (Deniz Ozdogan), Vincenzo decide di farsi togliere il sangue a pagamento e progetta anche di vendere un rene. Scelte che sono lo specchio disperatamente comico della grande depressione. Ma anche l'espediente utilizzato da Marta per aggirare l'infertilità del marito Vincenzo, coinvolgendo direttamente Sabino, rappresenta un’altra scelta all’insegna di una sola, primitiva, prerogativa: la lotta per la sopravvivenza. Marta e Angela, però, sono donne capaci di carezze che perdonano; Sabino sa che ridere è una medicina; Vincenzo passa, leggero, in mezzo a ogni difficoltà, sapendo che esiste sempre la rivincita contro la 'porca miseria'.
Domenica 24 aprile | Ore 19:30 | Cineclub Mu.Ra.
Semina il vento
Un film di: Danilo Caputo
Con: Yile Yara Vianello, Feliciana Sibilano, Caterina Valente (II), Espedito Chionna
Prodotto da: Okta Film con il sostegno dell’Apulia Film Fund di Regione Puglia e Apulia Film Commission
Location: Taranto, Grottaglie, Statte, Monteparano
Nica, 21 anni, abbandona gli studi di agronomia e torna a casa, in un paesino vicino Taranto, dopo tre anni di assenza. Lì trova un padre sommerso dai debiti, una terra inquinata, degli ulivi devastati da un parassita. Tutti sembrano essersi arresi davanti alla vastità del disastro ecologico e suo padre aspetta solo di poter abbattere l’uliveto per farne soldi. Nica lotta con tutte le sue forze per salvare quegli alberi secolari ma l'inquinamento ormai è anche nella testa della gente e lei si troverà a dover affrontare ostacoli inaspettati...
Domenica 8 maggio | Ore 19:30 | Cineclub Mu.Ra.
Spaccapietre
Un film di: Gianluca e Massimiliano De Serio
Con: Salvatore Esposito, Samuele Carrino, Licia Lanera, Antonella Carone, Giuseppe Lo Console
Prodotto da: La Sarraz Pictures con Rai Cinema in coproduzione con Shellac (Francia), Take Five (Belgio), prodotto da Alessandro Borrelli con il contributo di Apulia Film Fund della Regione Puglia e con il sostegno di Apulia Film Commission
Location: Bari, Spinazzola, Pulsano
Il film racconta la vicenda di Giuseppe sconvolto dall’improvvisa morte sul lavoro della moglie Angela, il quale promette a suo figlio Antò che un giorno gli restituirà sua madre. Partendo da questa promessa surreale, inizia il lungo viaggio di Giuseppe e Antò che ripercorrono insieme le strade e i luoghi dove Angela lavorava come bracciante a chiamata giornaliera. I due entrano così in contatto con un microcosmo violento e senza regole, dove Giuseppe sarà chiamato a fare scelte impreviste e molto dure pur di mantenere la parola data.
Domenica 22 maggio | Ore 19:30 | Cineclub Mu.Ra.
Il grande spirito
Un film di: Sergio Rubini
Con: Sergio Rubini, Rocco Papaleo, Bianca Guaccero, Ivana Lotito.
Prodotto da: Fandango, Rai Cinema con il sostegno dell’Apulia Film Fund di Regione Puglia e Apulia Film Commission
Location: Taranto
In un quartiere della periferia di Taranto, durante una rapina, uno dei tre complici, un cinquantenne dall’aria malmessa, Tonino detto Barboncino (Sergio Rubini) approfittando della distrazione degli altri due, ruba tutto il malloppo e scappa. La sua corsa procede verso l'alto, di tetto in tetto fino a raggiungere la terrazza più elevata, per rifugiarsi in un vecchio lavatoio, dove trova uno strano individuo (Rocco Papaleo) dall'aspetto eccentrico: sostiene di chiamarsi Cervo Nero e di appartenere alla tribù dei Sioux. Dal suo canto Tonino è sotto assedio: il quartiere è presidiato dai suoi inseguitori, gli angoli delle strade controllate. In questa immobilità forzata, realizzando di essere completamente solo, a Tonino non rimane che un’unica disperata alternativa: allearsi con quello squilibrato che si comporta come un pellerossa e che, proprio perché guarda il mondo da un'altra prospettiva, potrà forse fornirgli la chiave per uscire dal vicolo cieco in cui è finito.