Lunedì mattina con Giovanni Posa, Maresciallo dei Carabinieri Forestali, e con Daniela Fusillo, Presidente dell’Associazione Murgiambiente, abbiamo celebrato la Giornata Nazionale dell’Albero, piantando un leccio nel giardino della nostra scuola Cappuccini. Abbiamo così partecipato al progetto “Un albero per il futuro”.
Il signor Giovanni ha parlato a lungo, ci ha spigato tante cose… in realtà molte le sapevamo già, ma lui ce le ha ridette. Per esempio non sapeva che noi siamo esperti di boschi, perché il papà di una nostra amica ci aveva già detto tutto in seconda, prima del Covid. Anche la maestra Ada ci aveva spiegato benissimo la fotosintesi clorofilliana, ma siamo stati comunque attenti. Giovanni e Daniela ci hanno raccontato che l’albero è importantissimo per il contenimento dei cambiamenti climatici; per la difesa idrogeologica del territorio e la conservazione della biodiversità.
Adesso dobbiamo prenderci cura del nostro leccio che Domenico e Pietro hanno piantato, dopo aver scavato una profonda buca. Dobbiamo annaffiarlo, ma non sarà un problema. Proprio vicino all’albero, noi abbiamo l’orto e tutti i giorni lo annaffiamo. Il nostro leccio è georeferenziato e possiamo seguire giorno per giorno il numero di alberi messi a dimora in tutte le scuole. Che parola difficile! GEOREFERENZIATO. Tranquilli, stiamo contribuendo a creare un “bosco diffuso” in tutto il territorio nazionale: un nuovo impegno per tutelare l’ambiente.
“Per noi non è il primo. Noi abbiamo un gruppo che si chiama Puliamo il pianeta e ci impegniamo a ripulire alcuni luoghi di Noci” abbiamo detto a Giovanni, Daniela e all’assessora Jerovante. Abbiamo cominciato l’anno scorso. L’assessora Jerovante non credeva alle sue orecchie. Ci ha detto, dopo essersi complimentata con noi, che Noci ha bisogno di noi e noi abbiamo risposto che ci siamo. Abbiamo cominciato con il Parco della Madonna della Croce, ma conosciamo altri posti che aspettano di essere abbelliti.
Il tempo di organizzarci e, non abbiate dubbi, ci rimettiamo a lavoro. Non vediamo l’ora: lavorare e giocare possono essere la stessa cosa e noi lo sappiamo bene!
Alunni di quarta sezz. C e D della Scuola Cappuccini