NOCI - Giovedì 11 maggio, alle ore 18:00, presso l’Auditorium “C. ABBADO” della scuola secondaria Gallo si è tenuta la manifestazione finale e la premiazione inerente il concorso afferente al progetto “AdottiaNoci”, inserito nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2022 – 2025, e finalizzato a conoscere, valorizzare e tutelare il Patrimonio culturale e paesaggistico del territorio nocese. Sono stati quindi proiettati gli elaborati video dei ragazzi di alcune classi I e II che hanno partecipato e la serata si è conclusa con l’attesa cerimonia di premiazione. Ma scopriamo qualcosa in più in merito al progetto “AdottiaNoci” e all’impegno profuso dai ragazzi.
Come suggerisce lo stesso titolo del progetto, l’obiettivo di “AdottiaNoci” è stato rivolto “all’adozione” di un bene architettonico-culturale o paesaggistico nocese.
I ragazzi delle classi aderenti hanno “adottato” alcuni preziosi frammenti di Noci, e adottare Noci, significa per la comunità, adottare se stessa. Si è trattato di un progetto a costo zero, ma dallo standard qualitativo altissimo sotto molteplici punti di vista. I ragazzi delle classi I e II coinvolte, hanno innanzitutto riscoperto il valore del nostro patrimonio architettonico e culturale, attraverso una serie di scrupolose ricerche effettuate presso la Biblioteca Comunale, con la cortesia e sempre totale disponibilità del Direttore, Giuseppe Basile. Ricerche ulteriormente approfondite grazie anche al supporto dello studioso di storia locale Pasquale Gentile e di alcuni noti architetti nocesi. Importante è stato anche il “fare gruppo”, unire le forze per la realizzazione di video capaci di destare autentica meraviglia e di far scattare spontaneo l’applauso. Ogni classe, ha voluto dare al proprio elaborato un taglio del tutto personale: chi ha optato per quello giornalistico, inscenando un tg di classe; chi l’ha ricalcato l’impronta comica di trasmissioni come “Le Iene” e chi ha inventato una storia in giallo con tanto di detective sulle tracce delle bellezze di Noci. E perché non far raccontare alcune delle storie dalla voce di simpatici personaggi come la gattina “Casabolina”, frizzante guida turistica del casale di Casaboli? E oltre ai casali di Casaboli e Barsento, che vedono fondersi e confondersi storia documentata e leggende, tanti sono stati i beni adottati dai ragazzi. Tra di essi, la fontana della Villa Comunale, realizzata dallo scalpellino Nicola Giacovelli, padre del noto architetto nocese Francesco Giacovelli. I ragazzi hanno interpellato sia l’ex scalpellino, lucidissimo pur alla veneranda età di 102 anni, che l’Architetto, per meglio conoscere la storia di questo monumento. Si sono aperte anche le porte di Casina De Tintis, appartenente a una delle famiglie al tempo più conosciute e influenti di Noci, che si affaccia sul verde sconfinato. Non poteva mancare una delle nostre meravigliose gnostre: quella di “Capègnure” (della capinera), così come Piazza Plebiscito, comprensiva della nostra Chiesa Madre, attorno alla quale fu costituita Noci, e di Torre Civica fresca di restauro. Valorizzare il nostro territorio, significa però puntare i riflettori anche su qualcosa di meno conosciuto, che meriti di essere riscoperto. E’ il caso del “Parietone del Diavolo”, una delle antiche vie usate per la transumanza. Dato poi che la musica, con il suo immediato potenziale è il volano della valorizzazione territoriale, i ragazzi hanno riscoperto e ridato nuova vita all’antichissimo “canto delle uova”, parte della nostra tradizione pasquale. Ai tempi, di buon mattino, i “menestrelli” giravano per masserie ricevendo dai proprietari i loro prodotti (in particolare uova) in cambio dell’allegria suscitata dal loro canto. Un canto che è commovente sentire intonato ancora dai giovanissimi. Non solo video racconti dei beni adottati, ma anche e soprattutto lavori fortemente propositivi. Tra i criteri contemplati dal progetto, infatti, vi era appunto l’avanzare una proposta concreta di possibile valorizzazione dei vari beni. Ad esempio, piazza Plebiscito, cuore pulsante del Borgo Antico, potrebbe e anzi dovrebbe tornare a pullulare di attività commerciali, culturali, ricreative e di punti di informazione turistica. Come era giusto che fosse, tutte le classi partecipanti sono state premiate ex aequo. Non v’è dubbio che questa bellissima esperienza, abbia lasciato nell’animo del ragazzi il seme prezioso della sensibilità e della cura nei confronti del nostro patrimonio, tanto materiale quanto culturale e valoriale.