NOCI - Vi è mai capitato di incontrare in giro dei ragazzi con un fazzolettone colorato e dei pantaloncini? Una buona parte di voi probabilmente sa chi sono, l’altra parte, magari, non ne ha mai sentito parlare. Sono presenti in tutto il mondo e sono noti per le loro iniziative a favore della società. Ma a chi ci riferiamo?
A portare per la prima volta lo scoutismo a Noci è stato Francesco Colucci, detto anche Ciccillo, nel 1944. Dopo svariate chiusure nel ‘68 il gruppo riapre definitivamente. In quell’anno il reparto prende il nome “Ferruccio Leo” da un signore il quale aveva donato due tende al gruppo. Nel ‘74 nasce l’Agesci da due associazioni già esistenti: l’ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani) e l’AGI (Associazione Guide Italiane). Da questo momento anche le ragazze entrano a far parte del gruppo. Perciò, grazie a questa unione, attualmente possiamo raccontarvi della presenza dell’Agesci nel nostro paese, dunque qual è l’effettivo concetto di scoutismo?
Dalle interviste da noi compiute e pubblicate sul nostro blog, si è potuto evincere che la gente considera lo scoutismo come un esempio da seguire e un bel percorso da intraprendere. Dal nostro punto di vista, crediamo che le nostre attività ed esperienze servano per far stare bene noi stessi e la comunità. Di recente, infatti, il reparto del nostro gruppo associativo ha compiuto un’impresa. Attraverso quanto ricavato dalle offerte libere in cambio di bulbi, ci siamo autofinanziati al fine del miglioramento di un parco, situato in via don Prospero Farioli, in modo tale che tutti possano frequentarlo. Quindi, l’associazione scoutistica si impegna nello sviluppo sostenibile della società a loro circostante.
Tutto questo avviene durante un sentiero che lo scout decide di percorre. Inizia alla tenera età di 7/8 anni con uno cappellino sulla testa. Nel primo triennio i bambini imparano ad ambientarsi nel branco e nel cerchio, si conformano con la natura e iniziano ad assaporare la prima indipendenza. Gli ambienti in cui vengono situate le storie durante le riunioni sono per le femminucce il bosco e per i maschietti la giungla. Proseguendo con il percorso si passa in reparto (i passaggi avvengono ogni anno, solitamente a ottobre) e i novizi vengono accolti in una squadriglia con la quale passeranno la maggior parte del loro tempo. La squadriglia è composta da un capo, il quale regge l’alpenstock, un’asta in legno su cui è legato il guidone, e da un vice, che aiuta e supporta il capo come suo braccio destro. Tutte le attività svolte sono determinanti per la realizzazione del campo estivo, un momento fondamentale per l’anno associativo. Al termine dei cinque anni di reparto, coloro che proseguono con il percorso costituiscono per un anno il Noviziato e l’anno successivo passano al Clan. Il motto di quest’ultimo è “servire” e tutte le attività vengono svolte basandosi su tre pilastri fondamentali: la strada, la comunità, il servizio. A 21 anni successivamente si sceglie se prendere la partenza, che segna la fine del percorso precedentemente descritto ed entrare in comunità capi rivivendolo da un’altra prospettiva.
Attualmente in reparto è in atto la preparazione al campo estivo, nello specifico noi squadriglie ci stiamo impegnando per la progettazione degli angoli che consiste nel disegnare il progettino su carta e nell' elencare i materiali necessari per realizzarlo. Per altre curiosità consigliamo di fare un salto su https://scoutnoci1.wordpress.com, il nostro blog, oppure dare uno sguardo ai vari profili social del gruppo.