NOCI – Il progetto “AdottiaNoci” di cui vi avevamo parlato in questo articolo torna in una nuova edizione. Questa volta ne è protagonista un unico luogo, ma ricco di storia e di bellezza: la Chiesa del Carmine. Proprio qui, lo scorso 18 maggio, i ragazzi delle classi II A, B, C, D ed E hanno presentato il lodevole resoconto di mesi di impegno, di lavoro e di approfondimento, ma anche (perché no) di curiosità e divertimento.
Mentre nella scorsa edizione del progetto, ogni classe aveva “adottato” uno specifico luogo della nostra Noci, questa volta le ricerche sono converse su quello che “fisicamente” è un bene ecclesiastico il cui valore in termini di bellezza, cultura, storia e tradizioni, appartiene però a tutta la comunità. Si tratta di una tra le chiese più antiche che Noci possa vantare e a tal proposito, ricordiamo i festeggiamenti per il Giubileo dei suoi 400 anni, celebrati nel 2019. Le meticolose e approfondite ricerche dei ragazzi, con il totale supporto degli insegnanti, non hanno lasciato davvero nulla al caso. Ogni classe ha approfondito un particolare aspetto: architettonico, storico, religioso, culturale, artistico e tradizionale. “Il lavoro avrebbe dovuto essere sintetizzato in una brochure, ma i ragazzi si sono talmente appassionati, hanno talmente approfondito le ricerche, che ne è risultata una piccola ma completa guida turistica multilingue (inglese, francese e spagnolo)”- dichiara la Prof.ssa Anna Pizzarelli, ideatrice e curatrice del progetto. All’interno della guida sono contenute informazioni circa l’altare maggiore e sulla preziosa tela da cui è sormontato; sulla Madonna Addolorata (un tempo patrona di Noci) e sulla Confraternita a lei intitolata (unica ancora attiva e sopravvissuta nei secoli. E c’è una chicca: inquadrando con la fotocamera del proprio smartphone un apposito QR code, ci si può deliziare con la performance della prof.ssa Mafalda Baccaro, superlativa organista che dà voce all’organo più antico di Noci, anch’esso parte dei tesori custoditi nella Chiesa del Carmine. Una divertente curiosità: durante la presentazione del progetto, al di fuori di ogni programma, i ragazzi hanno realmente avuto la possibilità di confrontarsi con alcuni turisti di passaggio, raccontando loro la storia di questo luogo così suggestivo. In rappresentanza delle Istituzioni, erano presenti il sindaco Francesco Intini e la Consigliera Comunale con delega alla Cultura Marta Jerovante che hanno lodato l’impegno e la passione messi in campo da ragazzi e insegnanti. Dedicare cura e tempo alle ricerche è il modo migliore per conoscere a fondo i luoghi cardine della nostra città. Conoscere, significa imparare ad amare e soprattutto a rispettare e custodire costantemente. Inoltre, quando si conosce qualcosa e ci si appassiona, cresce sempre più la voglia di condividere con altri le conoscenze acquisite e coloro a cui le avremo trasmesse, le condivideranno a loro volta. Si innesca così un circolo bellissimo di amore, conoscenza e rispetto nei confronti dei nostri “luoghi simbolo”, quelli che custodiscono la nostra identità storica e culturale, e che sono testimoni di una bellezza artistica capace di incantare.