NOCI - Negli ultimi giorni scolastici, una mattinata ha visto 33 bambini impegnati in una sfida di orientamento, organizzata dalle docenti della Scuola Cappuccini. I partecipanti, alunni di prima della scuola primaria, si sono cimentati in una sorta di caccia al tesoro, dove la differenza è stata fatta dalla capacità di leggere e interpretare una mappa. Questa attività non solo richiede di saper leggere una mappa e comprendere la realtà circostante, ma anche di prendere decisioni rapide ed efficaci.
L'Orienteering è uno sport che stimola la conoscenza e l’esplorazione dei luoghi, unendo l’attività motoria all’aperto con l'apprendimento. Il rapporto che si crea con l’ambiente costituisce una base solida per lo sviluppo di una coscienza ecologica matura. Partendo da questa considerazione, è stato facile predisporre un percorso che mettesse i bambini di fronte a un’attività di problem solving.
L’esperienza, svolta presso la Villa Comunale, ha rappresentato un’attività educativa e sportiva di grande valore per i bambini più piccoli della primaria. Questa disciplina, una gara a cronometro, ha permesso loro di utilizzare una mappa dettagliata per raggiungere diversi punti di controllo, scegliendo e seguendo il percorso migliore. L'Orienteering, praticato prevalentemente all’aperto, è particolarmente adatto per costruire autostima nei bambini, insegnando loro a essere autonomi e a sviluppare la capacità di orientamento, che aiuta a migliorare non solo le abilità motorie ma anche quelle cognitive, con effetti benefici nel problem solving quotidiano.
Il percorso consisteva in una partenza dal centro della villa, una serie di punti di controllo da raggiungere nell’ordine indicato e un arrivo. Ogni punto di controllo era segnalato da una lanterna bianca e arancione e implicava anche l'impegno di cimentarsi in attività ludico-creative. Per registrare il proprio passaggio, i bambini hanno utilizzato degli adesivi colorati da inserire su un cartellino testimone, consegnato alla partenza. Vinceva la squadra che trovava tutti i punti di controllo nell’ordine esatto, impiegando il minor tempo possibile. La mappa utilizzata per l’Orienteering ha una simbologia specifica ed è estremamente dettagliata, standardizzata a livello internazionale dalla Federazione Internazionale di Orienteering.
Questa disciplina offre un'opportunità formativa unica. I bambini imparano a stare in gruppo, a confrontarsi con i propri limiti e le proprie potenzialità, abituandosi a valutare e sperimentare gli effetti delle proprie scelte. L’Orienteering è una pratica sportiva interdisciplinare, poiché richiede e sviluppa molteplici conoscenze e competenze attraverso l’uso della mappa. Svolgendosi in natura, diventa un momento di decontestualizzazione dell'esperienza scolastica, incentivando nei bambini meccanismi di intuizione e apprendimento per scoperta.
La pratica dell’Orienteering sviluppa molte capacità tra cui la percezione dello spazio, l’osservazione, la coordinazione motoria, la concentrazione e la cooperazione. È una disciplina altamente adattabile e può essere introdotta gradualmente, come nel caso delle attività di mini-Orienteering svolte dai bambini delle classi prime, sezioni C e D, nella villa comunale. L’entusiasmo dei bambini è stato palpabile quando le insegnanti hanno proposto loro di raggiungere la villa a piedi per disputare la gara. Prima della competizione, le insegnanti hanno presentato la mappa con la legenda, per consentire ai bambini di familiarizzare con i simboli e le caratteristiche della mappa. Questo passaggio dall’ambiente scolastico a quello esterno, sebbene conosciuto, è stato per loro sia una conquista che una riscoperta, perché hanno guardato un luogo familiare con occhi nuovi, occhi che indagano.
L’Orienteering è tra gli sport più inclusivi poiché ciò che conta non è l’abilità fisica, ma l’attenta osservazione del territorio e la capacità decisionale. Attraverso l’interazione con i compagni di classe, il bambino può orientarsi e spostarsi leggendo una cartina, che può inizialmente essere quella di un luogo conosciuto come, in questo caso, la villa comunale, per poi passare a mappe di ambienti più complessi come un boschetto o il quartiere. In questo modo, i bambini diventano protagonisti del loro ambiente di vita.
L'ideazione di percorsi di inclusione attraverso l’Orienteering in un ambiente naturale e mutevole può rivelarsi una sfida significativa per la scoperta delle potenzialità di ciascuno degli alunni. L’Orienteering, quale esperienza didattica svolta in un ambiente prevalentemente esterno alla scuola, può favorire l’emergere di capacità individuali e sociali altrimenti inesplorate in ambito scolastico, creando percorsi di inclusione e autonomia per tutti gli alunni.
I benefici dell'Orienteering sono numerosi: migliora le capacità motorie, il senso dell'orientamento, l'autostima e la capacità di problem solving. È fondamentale rispettare la giusta sequenza dei punti di controllo, usando una mappa topografica. Non è importante solo correre veloce e resistere alla fatica, ma anche essere ottimi strateghi. Infatti, spesso vince non la squadra più veloce, ma quella che individua il percorso più agevole.
Una delle peculiarità dell'Orienteering è che possono cimentarsi tutti. È essenziale scegliere un percorso adeguato alle proprie capacità fisiche. Non è necessario correre al massimo per divertirsi; si può anche gareggiare camminando, cercando il percorso migliore per raggiungere i punti di controllo, come in una caccia al tesoro. L'Orienteering nasce nei boschi, dove si possono vivere esperienze meravigliose a contatto con la natura, ma ultimamente si organizzano gare anche nei centri storici, offrendo l'opportunità di conoscere splendidi borghi.
La diffusione di iniziative come questa è fondamentale per il benessere e lo sviluppo dei bambini. Attraverso l'Orienteering, essi imparano a conoscere il territorio, a rispettare l'ambiente e a collaborare con i compagni. Queste esperienze non solo arricchiscono il loro bagaglio culturale e personale, ma contribuiscono a formare cittadini consapevoli e responsabili. Promuovere l'Orienteering nelle scuole significa investire nel futuro, creando un legame profondo tra i giovani e il loro ambiente, e incoraggiando uno stile di vita attivo e sano.