NOCI (Bari)- La Confartigianato di Noci ha voluto omaggiare San Giuseppe (Patrono dei lavoratori) con una Santa Messa celebrata ieri, alle 19: 30 in Chiesa Madre. Don Stefano Mazzarisi, che ha officiato la Celebrazione, ha invitato i fedeli ad essere “Generativi nella fede” e ad attuare un discernimento cristiano, seguendo l’esempio del Santo.
Al termine della Funzione, è stato benedetto il “pane di San Giuseppe”, offerto poi alla comunità.
Una Celebrazione suggestiva e sentita, che ha riassunto al meglio quello che la figura di San Giuseppe incarna.
Nella sua intensa omelia, Don Stefano ha però ricordato che “Giuseppe incarna anche il silenzio e l’obbedienza, colui che non capisce immediatamente quello che sta succedendo alla sua sposa Maria.
Fa fatica a comprendere la divina provenienza del Bimbo che Ella porta in grembo. Eppure prende con sé sia Lei che il nascituro. Quel “prendere con se” significa avere costante ed amorevole cura di loro”.
Il sacerdote si è soffermato anche sul valore del discernimento Cristiano: “Fare discernimento non significa scegliere egoisticamente ciò che è meglio per noi: quello saprebbero farlo tutti. Dobbiamo invece discernere imitando Giuseppe. Egli infatti, conscio del fatto che non ci è dato comprendere sempre tutto, ha accettato ed obbedito ugualmente a quanto rivelatogli in sogni dall’Angelo.
Anche il sonno di Giuseppe è un sonno fecondo: non dorme per scacciare i pensieri, ma al contrario per affrontarli e riordinarli. Un sognare che significa presa di coscienza e dolce abbandono. Spesso abbiamo la presunzione di rivolgerci a Dio pretendendo che sia Lui a seguire il nostro volere, a venire dove noi vogliamo. Dovremmo invece lasciarci accompagnare per mano dove Lui ritiene che sia meglio dirigerci, proprio come fanno i figli affidandosi ai loro padri. Attuando un discernimento cristiano diventeremo immediatamente riconoscibili come uomini e donne di Dio”.
San Giuseppe, uomo silenzioso , ma eloquente nelle pratica delle fede, ci invita ad un ulteriore e importante compito: essere custodi gli uni degli altri, nel sacro rispetto della vita. Dopo l’Eucarestia, c’è stata la toccante benedizione degli artigiani e dei papà. Ogni figlio ha praticato sulla fronte del proprio genitore un segno di croce, a simboleggiare tenera e sincera gratitudine.
E’ stato benedetto anche il pane offerto da Confartigianato, distribuito poi a tutti i fedeli. Una similitudine con l’amore paterno: “Buono come il pane sì, ma sempre giusto”- così lo ha definito Don Stefano. Bellissimo esempio di cristianità quello di condividere il pane con i fratelli: un rito antichissimo ma che non dovrebbe passare mai di moda.