NOCI (Bari) - La festa in onore di San Rocco, patrono di Noci, che si tiene da tradizione ogni prima domenica di settembre, quest’anno è capitata proprio il primo giorno del mese. Settembre si è aperto così all’insegna della benevola protezione del Santo. Da secoli, la festa patronale è la più sentita dai nocesi, che si ritrovano uniti sia nei momenti di riflessione e preghiera che scandiscono gli appuntamenti religiosi, sia in quelli distensivi e divertenti che caratterizzano il programma civile. Già prima della solennità ufficiale, ricco e intenso è stato il percorso di preparazione spirituale con cui la cittadinanza si è preparata ad accogliere anche per quest’anno il pellegrino taumaturgo di Montpellier. Alla tradizione, come è giusto che sia, si è affiancata anche qualche bella novità.
Ma ripercorriamo assieme i momenti più emozionanti della festa che il maltempo ha provato a minacciare senza riuscirci.
Domenica 1 settembre, alle ore 9:30, ha avuto luogo la Messa Solenne celebrata dal Vescovo della diocesi di Conversano-Monopoli, Mons. Giuseppe Favale. La Chiesa Madre non è riuscita a contenere interamente la folla di fedeli, e molti hanno dovuto accontentarsi di assistere alla Celebrazione restando sul sagrato. Particolarmente incisiva è stata l’omelia di Favale, che ha proposto Rocco come modello di vita da imitare.
“Rocco era un giovane di nobilissimi origini, che alla morte dei suoi genitori, si ritrovò totalmente solo, acquisendo la consapevolezza di quanto fosse effimero, al pari del fumo, il valore dei beni materiali che possedeva. Decise quindi di donare tutto ai più poveri, intraprendendo un lungo viaggio all’insegna della carità e dell’amore!”-ha ricordato Favale, ripercorrendo la vita del Santo. Il Vescovo ha proseguito quindi ribadendo quanto gli insegnamenti spirituali di Rocco possano tornare utili per la vita di ciascuno di noi.
“Rocco che non si insuperbisce per la sua posizione sociale; Rocco che ama indiscriminatamente e che dona senza aspettarsi nulla in cambio; Rocco che sceglie proprio coloro che non potrebbero mai contraccambiare! E’ questo che dovremmo fare anche noi: donare con gratuità e senza insuperbirci! Dovrebbero farlo i genitori e i figli all’interno della famiglia, i datori e i dipendenti in ambito lavorativo, e ancor di più coloro che rivestono incarichi politici o sono alla guida di una comunità!”
Al termine della Celebrazione, come da consuetudine, il sindaco Domenico Nisi ha consegnato a San Rocco le chiavi del paese. Gesto simbolico con cui al Patrono sono state affidate le chiavi dei cuori di tutti i cittadini, perché possano aprirsi alla carità, all’amore e all’impegno! Emoziona sempre vedere il primo cittadino con la mano poggiata sul petto del Santo, all’altezza del cuore: è come voler chiedere la forza ed il coraggio di guidare la propria comunità.
Ha poi avuto luogo la processione per le vie del Centro Storico, e verso le 12:30, l’effige di San Rocco ha fatto ritorno in Chiesa Madre. Nelle prime ore del pomeriggio però, la pioggia scrosciante mista a grandine, ha costretto a rinviare lo spettacolo pirotecnico che avrebbe dovuto tenersi attorno alle ore 23:00. Come spiegato in un comunicato diramato dal Comitato Feste Patronali infatti, il mal tempo avrebbe gravemente danneggiato gli artifici pirotecnici.
Anche lunedì 2 settembre il maltempo ci ha messo lo “zampino”, provando nuovamente a rovinare la festa ai nocesi. Ancora una volta però, San Rocco ha trionfato, perché nel pomeriggio, le condizioni meteo si sono assestate. Alle 18:30, in Chiesa Madre, si è tenuta la Celebrazione Eucaristica tenuta da S. E. Rev.ma mons. Giovanni Intini, Vescovo di Tricarico. L’omelia ha fatto leva sull’impegno di Rocco a favore dei lebbrosi incontrati durante il suo lungo peregrinare e su una fede che non deve essere elitaria.
“Dio non ha mandato Suo Figlio tra di noi per salvare una ristretta parte di umanità, ma a beneficio dell’umanità intera”- ha ribadito Mons. Intini dal pulpito. Al termine della Santa Messa, ha avuto luogo la solenne processione, a cui hanno partecipato le autorità civili e religiose, rappresentati di varie associazioni presenti sul territorio e anche delegazioni municipali dei paesi limitrofi. Da pellegrino mite e paziente, San Rocco ha percorso le vie di quella che da secoli è orma la “Sua” Noci. Al suo passeggio, tutti si sono genuflessi o hanno chinato il capo dopo un segno di croce. I più piccini, hanno salutato Rocco come un vecchio amico, agitando le manine o uno di quei palloncini colorati che simboleggiano il giorno di festa. Negli occhi lucidi di tanti, una supplica affidata silenziosamente a colui che può leggere nel cuore ed intercedere.
Quella che ha salutato il suo “principe della fede” non è stata una folla anonima, ma una comunità unita e coesa, che ha avvertito profondamente il senso della propria identità.
Dopo la processione, a partire dalle 20:30 circa, in Pizza Garibaldi c’è stata la vera novità di quest’anno! Si è trattato di uno spettacolo teatrale che con canti e balli, ha ripercorso dettagliatamente la vita e il viaggio di San Rocco. Un’ottima iniziativa quella a cura di “Formetiterre”, anche per avvicinare le menti e i cuori più giovani a questa figura da secoli cara ai nocesi. Anche quest’anno, il “principe pellegrino” ha fatto ritorno nella sua teca, in Chiesa Madre, con la bisaccia piena delle suppliche raccolte e dei ringraziamenti per qualcosa che ha contributo a far ottenere grazie alla sua intercessione. Sicuramente però, ha portato con se ed “annotato” anche qualche concreta proposta di cambiamento, di evoluzione e di crescita spirituale.
La festa si è conclusa con lo spettacolo pirotecnico a cura della ditta Gioiese Fireworks, che si è tenuto alle 22:15 circa. La banda Santa Cecilia Sgobba ha prestato servizio continuativo, rappresentando l’anima musicale di questa solennità assieme alla Grande Orchestra di Fiati “Giacomo Puccini”, Città di Noci.
Diamo infine doverosa comunicazione della formalizzazione della nomina del Comitato Feste Patronali, effettuata da Mons. Favale su richiesta di Don Stefano Mazzarisi. Potrete leggere nel dettaglio l'organigramma a questo link.