NOCI – Maggio è il mese che Noci dedica alla lettura e conseguentemente ai libri. Lettura e scrittura: due piaceri irrinunciabili che si intersecano. Il libro presentato ieri, 27 maggio, presso il Chiostro di San Domenico è davvero speciale. Si intitola "Favoleggiando" e sono stati i giovanissimi alunni delle classi 4 A e 4 B dell’Istituto Pascoli-Cappuccini a scriverlo, ispirati da un emozionante e costruttivo incontro con la Prof.ssa Giulia Basile, una delle penne più note in quel di Noci e non solo. Il frutto della viva e sorprendente creatività dei ragazzi, ha potuto trasformarsi in un libro grazie anche a Davide Netti dell’azienda ZeroGlu, che ha fatto da sponsor per la realizzazione di questo sogno nato e condiviso sui banchi di scuola.
"Il vecchio motto secondo il quale “chi va con lo zoppo impara a zoppicare” non va sempre interpretato con una connotazione negativa: anzi, tutt’altro. Se si condivide qualcosa con qualcuno che sia dotato di creatività, la si assorbe facendola propria”- ha esordito la Prof.ssa Basile, spiegando nel dettaglio come sia nato questo bellissimo volume, scritto interamente dai ragazzi, autori anche dei significativi disegni che lo corredano, conferendo maggior significato agli scritti.
Le favole in versi dalla Basile, che come i cantastorie di un tempo si è accompagnata con la sua chitarra, trasformandole in vere e proprie canzoni, hanno letteralmente incantato i ragazzi. Qualcosa deve essere scattato nelle loro menti pronte ad assorbire come spugne e a creare qualcosa di nuovo sulla base di quanto si è appreso. I giovanissimi si sono dunque cimentati a fare altrettanto, scrivendo e illustrando delle favole originalissime, tutte con una morale attuale e in molti casi per nulla scontata, anzi, da considerarsi motivo di profonda e attenta riflessione anche per gli adulti.
“Credi in te stesso e non fari condizionare dalle paure degli altri”; “Il bene può arrivarti da chi meno te lo aspetti”; “I più piccoli non sono sempre i più deboli”, ed ancora: “Ogni giorno può riservare qualcosa di speciale”; “Non fermarti mai alla prima impressione” e “Da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano”. Sono solo alcuni degli insegnamenti che i ragazzi hanno voluto trasmettere attraverso le favole scritte di loro pugno.
A cospetto della Prof.ssa Basile, delle loro insegnanti e dei genitori, ciascuno dei giovani autori ha letto o meglio ancora cantato la propria favola, accompagnandosi chi con la chitarra chi con strumenti realizzati artigianalmente e chi ancora usando il proprio corpo per conferire il ritmo necessario. Prima che la serata volgesse al termine, i ragazzi hanno assolto a un “piccolo compito” assegnato da Giulia Basile, che ha fornito loro come spunto tre parole (guerra, inquinamento e povertà) tra cui scegliere per elaborare un soggettivo e sintetico pensiero.
Ne sono emerse riflessioni profonde e molto mature per i ragazzi della loro età. C’è stato chi ha sottolineato quanto sia importante estirpare alla radice ogni singola traccia di quel virus appestante che è la guerra. E per farlo, non dobbiamo concentrare l’attenzione esclusivamente sulla guerra tra Russia e Ucraina, che è ultimamente sotto ogni riflettore, ma anche su quei conflitti che potrebbero apparire minori, presentando però il concreto rischio di ingigantirsi. Molto più attenti delle passate generazioni sono invece i nostri giovani alle tematiche ambientali. Tanti di loro hanno spiegato con parole semplici e dirette quanto inquinare il nostro pianeta significhi condannare noi stessi a seri rischi per la salute. Se inquiniamo la stessa aria che andiamo poi a respirare e quella terra della quale mangiamo i frutti, gli agenti inquinanti entrano nel nostro organismo distruggendolo. All’attenzione degli adulti, per quel che concerne il rispetto dell’ambiente, sono stati presentati dei piccolissimi e semplici accorgimenti, che se adottati con costanza e fatti adottare anche a famigliari e amici, possono davvero aiutare a “curare” un pianeta purtroppo ferito. Una lodevole iniziativa, a tal proposito è quella adottata assieme a genitori e insegnanti: ripulire alcune aree di Noci prese d’assalto dall’inciviltà di quanti vi abbandonano indiscriminatamente i rifiuti. Ci deve far ben sperare anche il fatto che le nuove generazioni non siano insensibili anche alle difficoltà altrui. In merito al tema della povertà, i ragazzi hanno infatti constatato quanto sia inutile lamentarsi per noi che siamo già molto più fortunati di tante altre persone. Dobbiamo saper guardare anche chi sta peggio di noi, e là dove ci sia possibile, aiutare concretamente anche solo donando vestiti o giocattoli che non utilizziamo più, oppure generi alimentari. Ci piace pensare che questi giovanissimi, domani saranno genitori e poi nonni, e che mostreranno orgogliosi questo volume con le loro favole prima ai figli e dopo ancora ai nipoti.
Prendiamo in prestito le parole dell’Assessora alla Cultura, Angelica Intini, per racchiudere appropriatamente il senso della bella serata: “Ha vinto la cultura, ha vinto la scuola, hanno vinto le vostre insegnanti, ma soprattutto, avete vinto voi, ragazzi!”