NOCI (Bari) - Il negazionismo? Un atteggiamento mentale non scientifico, funzionale ad un'ideologia. Un fenomeno di cui bisogna parlare ai giovani per vigilare e non consentire, a chi ignora la realità dei fatti, di far dilagare l'ignoranza. Così il professor Claudio Vercelli ha presentato, lo scorso sabato 15 febbraio, il suo ultimo libro intitolato "Negazionismo, storia di una menzogna" agli studenti dell'istituto Agherbino di Noci.
L'incontro, organizzato dalla scuola in collaborazione con l'Associazione culturale I presidi del libro di Noci, ha visto anche la straordinaria partecipazione della Dirigente scolastica Luciana Cicoria, dell'Assessore alle Politiche Sociali Clementina Gentile Fusillo e del Sindaco di Noci Domenico Nisi. Positivamente hanno risposto gli alunni che vi hanno partecipato, perchè particolarmente interessati da un nuovo argomento che non viene scalfito dalla ragione poiché ha una sua ragione, che riposa sulla negazione. Molteplici le domande che gli studenti (foto in basso) hanno rivolto al professore, il quale ha risposto in maniera molto chiara agli spinosi quesiti.
Il professore, ricercatore di Storia contemporanea presso l'Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Torino, dopo aver ricostruito tutta la storia della deportazione, del lavoro, delle morti nei campi di concentramento, e tutta l' orrenda storia dello sterminio nazista documentato da fonti e testimonianze, ha poi anche ricostruito il fenomeno negazionista, descrivendone protagonisti e ideologie. "Il negazionismo" ha commentato, "è figlio di un falso anticonformismo. Chi nega è schiavo della non conoscenza. L'atto stesso della negazione non è altro che un attentato alla storia, alla verità del passato. E' necessario dunque che le nuove generazioni stiano attente alle nuove false fonti come il web. Non conoscere cosa siamo stati in grado di essere nel passato significa correre il rischio di rivivere ancora determinate situazioni. E' uno schiavo chi vive pensando che serve sapere".
