NOCI (Bari) - Difficilmente dimenticheremo la serata conclusiva, svoltasi ieri sera 4 dicembre per le strade del nostro centro storico, dell' evento ''Luci, versi e musiche nelle gnostre" per la sua carica dirompente ed emotiva. Esplosivi sono stati i giochi di luce visionati nella gnostra di Santo Spirito, un mix di colori e di energia che hanno contrapposto un luogo idialico a proiezioni moderne. L'atmosfera è stata suggellata dalle improvvisazioni dei musicisti che inizialmente hanno trasmesso tristezza e malinconia per l'evento che volgeva ormai al termine, per poi concludere con l 'esecuzione di un brano d'ensamble nel quale hanno regalato un ''arrivederci'' carico di forza, vitalità e passione senza dimenticare che tutto ciò non sarebbe possibile, se non ci fosse stata la grande sintonia del quintetto: G. Tria(percussioni), D. Console (flauto a traverso), G. Console(sax), C. Mascolo(trombone), V. Fusillo(mandolino).
Quando poi la cultura ed il sapere hanno incontrato la tradizione il risultato non poteva che essere quel fitto dialogo con se stessi favorito dalle parole del poeta Mino De Angelis. Un poeta senza storia, poeta del ritorno,contrapposto ai poeti con storia i quali mutano con gli eventi storici, con l'incontro dell'altro e molto spesso legati all'impegno sociale e civile,costantemente legato ad alcune centrali, determinanti ossessioni della vita, e per le quali i componimenti diventano esplicativi di svariati punti di vista della stessa idea fissa che incuriosisce e pervade il poeta, un continuo dialogo con i propri luoghi amati. De Angelis ha regalato agli uditori la lettura di alcuni dei suoi componimenti,"Incontri e Agguati", "Donatella"(Biografia Sommaria 1989) ed i racconti di Franco.
De Angelis ha ricordato come : "Il destino della poesia è sulla punta della matita, punta aguzza e fragile che percorre il foglio, a questa affidi la parte più vera e più segreta della propria vita, quella che solo la poesia può a frammenti svelare". Ha affascinato e incuriosito la platea, il racconto dell'incontro del poeta con Franco, giovane detenuto alla fine degli anni 90 nel carcere di Opera di Milano, definito carcere ostativo perchè opposto e contrario a tutti i diritti fondamentali dell'uomo, dove la vita di ogni singolo detenuto è affidata nelle mani di agenti a tratti "disumani". Franco, ha raccontato il poeta, ha colto qualcosa di essenziale della poesia l'ha rivestita della sua terapeuticità, e ne ha fatto un modo per salvarsi dai rimorsi che gli stavano pervadendo l'anima. E' questo incontro che muta il poeta e la sua visione delle "cose che ciascuno ama", dando vita ad una poesia finale di indiscussa grandezza, dove solo la parola ha saputo ricostruire il dolore, la pazzia e la ferocia di un delitto efferato nei confronti di quella donna, e giovane moglie.
Eppure ogni uomo uccide ciò che ama.(Oscar Wilde)
Il pubblico ha poi accolto sul palco sito in Largo Porta Nuova, uno dei più grandi artisti, arrangiatori e co-autori legati al mondo della canzone italiana, Riccardo Sinigallia. A lui, infatti, si deve la scrittura dei testi più introspettivi degli ultimi tempi, come l'ultimo brano "Amami" scritto per Celentano e Mina. Sinigaglia ha aperto il concerto ringraziando per l'invito ricevuto, Vittorino Curci, e per la spinta ricevuta e il sostengno l'artista e amico Francesco Motta, affermando di aver trovato a Noci: "una realtà "impressionante, capace di percepire "cose" cosi importanti e forti, a discapito di tutto quello che i media odierni ci inculcano". Gli spettatori sono stati rapiti e coinvolti da quell' atmosfera surreale creata da parole, racconti e musica che il cantante ha saputo creare insieme alla sua band, cantando i suoi pezzi più famosi. Il cielo così terso ha dato la possibilità di rendere ancora più introspettivi e propri quei pensieri che hanno affollato l'anima all'ascolto di quelle poesie in musica.
Non sono mancati i ringraziamenti finali, concludendo l'intera manifestazione, da parte di Francesco Curci, a rappresentanza dell' associazione BucoBum, e da parte del Sindaco nei confronti della Regione Puglia (ente promotore del progetto) , Vittorino Curci direttore artistico, Gianni Palattella curatore della grafica ed il comune, per tutto l'impegno profuso in questa iniziativa, senza dimenticare un ringraziamento speciale al pubblico che ha reso possibile con la sua presenza questo evento, soprattutto il suo successo.
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