NOCI (Bari) - Istruzione e tecnologia sono da sempre stati ottimi strumenti in grado di ridurre e colmare le distanze. Questo l'associazione culturale Albalumen lo ha perfettamente constatato e diffuso attraverso un importante progetto, ormai giunto al termine, intitolato "Home Stage". Il progetto, che ha avuto inizio nel corso della scorsa primavera, è giunto oggi a dei risultati. L'evento del 20 agosto è servito a diffondere questi ultimi.
IL PROGETTO - "Home Stage, motivo d'inclusione sociale", progetto finanziato dall'Area politiche di benessere sociale e pari opportunità della Regione Puglia e proposto dall'Associazione Albalumen, era stato dedicato a tutti coloro i quali non avevano libero accesso al mondo dell'informazione o strumenti informatici adatti per poterlo fare. Il progetto era per lo più rivolto ad anziani e disabili attraverso laboratori informatici e seminari interattivi.
I RISULTATI - A distanza di pochi mesi l'Associazione Albalumen insieme ad altre cinque associazioni di volontariato, conclusi ben due laboratori, ne ha dunque indicato i risultati attraverso un evento che potesse diffonderli. All'incirca 300 persone, fra i paesi di Noci, Putignano, Alberobello e Rutigliano hanno aderito al progetto e percepito al meglio nozioni tecniche relative al mondo dell'informatica. Nozioni derivanti da oltre 150 ore di laboratorio e ben 10 seminari formativi disseminati sui somuni aderenti. Ma non è tutto. La lista dei partecipanti al progetto ha toccato più fasce d'età: non solo anziani e disabili vi hanno aderito, ma anche giovani alle prime armi con la tecnologia.
L'EVENTO - Arte, sapere e tecnologia. Un trinomio che può senz'altro aiutare l'individuo a crescere dal punto vista non solo culturale, ma anche sociale. La tecnologia accorcia le distanze e allo stesso tempo permette la trasmissione dei saperi. Un' ottima dimostrazione di questa affermazione e di questo lavoro è stata offerta, nel corso della serata conclusiva del progetto "Home Stage" all'interno del Chiostro di San Domenico, attraverso l'esibizione non solo dal vivo del quintetto "Blues Connotation" che ha rivisitato i brani di Ornette Coleman (foto in alto a sinistra), ma anche dell'attore Alessandro Mizzi (foto a lato) che, in collegamento dal teatro Miela di Trieste, ha letto e recitato alcune storie di celebri musicisti. Motivo fondamentale della serata è stata dunque la potenzialità informatica.
L'augurio dell'associazione Albalumen rivolto ai partecipanti al progetto è quello cominciare ad avere un buon approccio con il sistema dell'informatica e magari un domani anche a specializzarsi magari applicandosi costantemente.