NOCI (Bari) - La storia locale, la microstoria, la storia del territorio: sono gli ambiti di applicazione del regolamento che disciplina la 12^ edizione del Premio Noci per la storiografia bandito dall'Amministrazione comunale riunitasi nell'ultima giornata del 2012 per onorare, mediante la continuità, gli esiti felici di una consuetudine culturale che fa della cittadina della Murgia dei Trulli quasi un "unicum" nel panorama regionale dei concorsi letterari e storici.
Nato nel 1987, il Premio Noci di storia locale ha cadenza biennale. "Sul finire del 25° anniversario dalla fondazione - spiega il sindaco Piero Liuzzi che ha presieduto la riunione dell'esecutivo - l'Ente locale si è fatto nuovamente interprete delle istanze della comunità scientifica pugliese e degli storiografi che guardano con fiducia all'ambito della narrazione storica quale elemento di conservazione del passato e viatico per immaginare il futuro dei nostri paesi, delle nostre contrade, delle famiglie che hanno inciso nella carne viva delle comunità, nelle storie individuali e collettive di lavoro e di emigrazione".
Insomma, il concorso costituisce un agone in cui si misurano con frequenza biennale le migliori risorse del territorio nel campo della ricerca e della scrittura, aperto agli apporti degli storici di professione, dei ricercatori universitari, dei laureandi, dei cultori che "rappresentano la linfa vitale del pensiero e della memoria tramandata - afferma ancora Liuzzi - delle nostre antiche comunità cittadine, spesso oltraggiate dal marchio della marginalità storica e dell'anomia, quasi luoghi privi di dignità e di personalità".
Il premio si divide in tre sezioni a seconda dell'ampiezza degli ambiti territoriali, con una sezione dedicata ai lavori degli studenti delle scuole medie inferiori e superiori. Pur nelle ristrettezze del bilancio, l'Amministrazione ha dotato il concorso di un monte premi di circa 4 mila euro.
Braccio operativo del Premio è la civica Biblioteca "Mons. Amatulli" che ne cura la segreteria, la diffusione e le operazioni raccolta delle adesioni, coordinando il lavoro delle commissioni giudicatrici. Sempre autorevoli queste ultime, essendo composte da esperti e docenti universitari nonché da membri delle Società pugliese di storia patria.