NOCI - Si chiude il sipario sulla ventiduesima edizione di “Settembre in Santa Chiara”, il ciclo di conversazioni storiche che ha visto alternarsi studiosi, docenti e tecnici. L’ultimo appuntamento tenutosi nella serata di giovedì 28 settembre 2023 è stato incentrato sulla figura dell’architetto ottocentesco Sante Simone.
Le relazioni sono state tenute da due ospiti ben noti per frequentatori abituali del ciclo di conferenze: il conversanese Vito L’Abbate, studioso di storia locale e socio della Società di storia patria per la Puglia e l’architetto nocese e saggista storico Francesco Giacovelli.
Il titolo delle conversazioni conclusive dell’evento culturale recitava: «Trend urbanistico extra moenia a Noci nel tardo ‘800: l’impronta dell’architetto Sante Simone», delle cui intuizioni architettoniche e urbanistiche i nocesi sono eredi e custodi.
Vito L’Abbate ha anzitutto presentato il programma di eventi che la città di Conversano sta dedicando all’architetto Simone, in occasione del bicentenario della sua nascita. In particolare, è stata segnalata la prossima giornata Fai d’autunno, la quale sarà diretta ad omaggiare l’illustre personaggio di origini conversanesi. Successivamente, L’Abbate ha presentato le innumerevoli opere architettoniche e urbanistiche progettate da Sante Simone per la sua città a metà Ottocento, a seguito delle esigenze di espansione urbana al di fuori del perimetro murario preesistente. Il profilo delineato è quello di un tecnico raffinato, di grande cultura, attento ai dettagli, anche quelli più piccoli, un architetto in grado di creare un dialogo tra il vecchio e il nuovo, un urbanista che oggi definiremmo green, interessato a realizzare spazi verdi a beneficio di tutti. L’intervento ha avuto l’obiettivo di specificare il calibro stilistico e tecnico, nonché la pregevole esperienza pregressa dell’architetto a cui fu affidata la pianificazione dello sviluppo extra murario di Noci negli anni ’70 del XIX secolo. Su quest’ultimo aspetto si è concentrata la relazione tenuta dall’architetto Giacovelli. Le stesse esigenze di espansione del tessuto urbano, lungo le direttrici viarie già esistenti, hanno portato Simone nella Città delle Noci. A lui si deve la progettazione di Largo Garibaldi e la conformazione dell’Extramurale. Sono stati illustrati i rilievi e i progetti ancora conservati presso l’archivio comunale, i quali dimostrano la meticolosità dell’urbanista pugliese. Anche l’intervento sulla città murgiana, sebbene di portata inferiore rispetto a quello della vicina Conversano, è emblematico della personalità di Simone, il tecnico incaricato di creare un dialogo tra le vecchie costruzioni e la nuova città.