NOCI (Bari) - L'approvazione del bilancio di previsione per ogni comune è l'occasione per capire quali forze politiche si impegnano a sostenere l'azione del sindaco e quali no. Chi approva il bilancio è maggioranza, chi non l'approva è opposizione. Questa regola aurea per la democrazia, se applicata alla seduta del consiglio di venerdì scorso, porta a concludere che Noi per Noci è all'opposizione.
La riunione del consiglio di venerdì 7 maggio, la quarta dall'inizio dell'anno, aveva come obiettivo prioritario l'approvazione del bilancio di previsione, contestualmente al piano triennale delle opere pubbliche, alle iniziative in campo culturale e turistico, all'approvazione del piano delle alienazioni di relitti stradali e altre superfici pubbliche.
Nella mattina di venerdì vi era stato un aspro dibattito tra l'opposizione e la maggioranza, dal momento che le interpellanze presentate non erano state portate in consiglio dal presidente Notarnicola. Per questa ragione i 5 consiglieri di minoranza a turno hanno rimarcato le loro interrogazioni a cui la Giunta non sempre ha dato risposte. Allo stesso tempo la mattina di venerdì ha svelato per l'ennesima volta le difficoltà politiche della maggioranza di Liuzzi: esemplare il silenzio del Sindaco Liuzzi dopo una esplicita richiesta fatta da Rinaldi (Noi per Noci) di spiegare a che titolo l'assessore Michele Liuzzi figurasse in Giunta, dal momento che in data 22 marzo e 22 aprile il movimento Noi per Noci aveva recapitato al Sindaco due lettere protocollate in cui si dichiarava Michele Liuzzi estraneo al movimento stesso a far data dal 22 marzo. Dopo lo strano silenzio di Liuzzi Rinaldi abbandonava l'aula per non farvi più ritorno.
La questione politica di Noi per Noci, divenuta insormontabile, paralizzava i lavori del consiglio causando un aggiornamento alle 16,30 del pomeriggio. Ripresi i lavori nel pomeriggio di venerdì questi sono andati avanti ininterrottamente fino alle 4 di mattina di sabato 8 maggio e si sono conclusi con l'approvazione di tutti i punti all'odg.
Tra le forze politiche di maggioranza che fino alla fine hanno resistito al tour de force fino ad approvare il bilancio 2010 non c'era, però, Noi per Noci. Ecco che la questione politica si presenta in tutta la sua gravità: è logico pensare che Noi per Noci, rappresentata in consiglio dal consigliere Leo Rinaldi, eletto nel 2008 nelle file del movimento, non votando il bilancio in sostanza avrebbe scelto di passare all'opposizione. Così nei fatti è. Salvo poi capire se l'assenza di Rinaldi sia "giustificata" da motivi personali o politici. Tutti scommettono che la frattura è e resterà politica e sarà portata fino in fondo. Quel che è singolare ora è che ci sarebbe la contemporanea presenza di un assessore di Noi per Noci, Michele Liuzzi, in maggioranza, e di un consigliere di Noi per Noci, Leo Rinaldi, che non ha votato il bilancio (certamente assente per protesta contro l'operato del Sindaco).
Naturalmente ora spetta al movimento Noi per Noci far capire come stanno le cose, far capire ai nocesi se si riconoscono nell'operato del segretario Martucci e del consigliere Rinaldi, oppure se sostengono le ragioni dell'assessore Michele Liuzzi. E nel movimento si attende di capire la posizione delle associazioni di categoria (Coldiretti, Confartigianato, Cavallo Murgese) su tutta questa bagarre che rischia di far vacillare la maggioranza di Liuzzi.
Fondamentale saranno ora le scelte del sindaco Liuzzi: a chi presterà orecchio Liuzzi? Ad un consigliere eletto nel 2008 dai cittadini per Noi per Noci (Rinaldi)? Ad un segretario di partito (Martucci)? Alle associazioni di categoria? All'assessore di Noi per Noci (Michele Liuzzi)? Potrà Liuzzi non tenere conto delle volontà di una forza politica e del suo rappresentante eletto in consiglio? Potrà sindacarne le scelte? Potrà insomma considerare Rinaldi e Martucci due interlocutori di serie B rispetto all'assessore Liuzzi pur sempre proveniente dalle file di Noi per Noci (era stato il primo degli eletti in Noi per Noci nel 2008 ed aveva scelto di assumere il ruolo di assessore)? Potrà Liuzzi disconoscere le volontà politiche di una segreteria di partito? Se così fosse, creerebbe un precedente scomodo per la sua maggioranza, oltre che un vulnus democratico. Nelle prossime ore si attendono certamente sviluppi sulla vicenda.