LAVORO E SOCIALE
Sportello Unico delle Attività produttive e Varianti al PRG
Il comune di Noci, come tutte le amministrazioni locali, sostiene il lavoro e le aziende che vogliono investire in questi periodi di crisi con SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive), varianti al PRG (Piano Regolatore), Conferenze di servizi ( vedi: Murgecchia, via Alberobello, via Castellaneta, ...). Nei 5 anni della Giunta Liuzzi c'è stato più volte il ricorso allo SUAP ed anche alle Conferenze di Servizio. Più volte approvate.
Domanda: quale impatto per l'occupazione hanno portato questi strumenti? Hanno davvero inciso? Hanno incrementato il numero dei lavoratori? E' il comune è stato in grado di monitorare i progetti che garantivano occupazione?E' tollerabile la svendita del territorio e del paesaggio senza ottenere davvero dei benefici collettivi?Ci sono casi positivi da raccontare?
Risposte: Morea "Nel 2003 abbiamo trovato 32 richieste di sportello unico da parte dei cittadini per i nuovi insediamenti o per l'ampliamento dell'esistente o qualche cambio di destinazione uso. Il ricorso allo sportello unico, ai sensi della legge 447, è un percorso straordinario e non ordinario. Cioè i comuni dovrebbero facilitare gli insediamenti produttivi destinandovi alcune aree, ma poiché a Noci le aree rimaste sono ben poche si è dovuto ricorrere a tale procedura. Nel corso della legislatura altre richieste ci sono state e al momento ci sono ancora 16 pratiche da evadere...I risultati ci sono stati, ma non possiamo considerare lo sportello unico l'unico strumento per risolvere il problema dell'occupazione a Noci. L'iter della procedura è abbastanza lungo perché non vogliamo che un territorio bello come il nostro possa essere deturpato e il problema dell'o l' state e a tale procedura.alcune aree, ma poichè e possano nascere tante micro attività produttive in zona agricola".
Nisi "Come spesso succede dalle nostre parti le cose straordinarie diventano ordinarie. Lo strumento è eccezionale, ma va monitorato e seguito...è un'occasione sì per ampliare le attività produttive da parte degli imprenditori, ma anche uno strumento per dare un incremento economico al proprio suolo. Bisogna dire con onestà che sin dalla giunta Basile di centrosinistra ci siamo trovati di fronte a richieste di soggetti che non avevano i requisiti per farlo. Laddove ci sono state tutte le condizioni abbiamo creduto anche noi in questo strumento ed abbiamo appoggiato lo SUAP. E' anche vero, però, che in 6 anni l'amministrazione Liuzzi avrebbe potuto fare qualcosa di più per promuovere lo sviluppo ordinario delle aree produttive, senza limitarsi a dei provvedimenti straordinari".
Contrasto alla nuova emigrazione dei giovani nocesi
Ormai è nei dati statistici italiani che gli anni '90 e l'inizio del XXI secolo rappresentano per l'Italia il ritorno all'emigrazione: questa volta l'emigrazione per studio e per lavoro nelle importanti università del nord. Noci perde ogni anno 30/40 ragazzi che partono per studio e probabilmente non faranno più ritorno a Noci perché a Noci non troverebbero il lavoro.
Domanda: cosa si può fare per il futuro? La politica nocese cosa può fare per i giovani? Solo sperare che tornino o altro? C'è rassegnazione in voi?
Le risposte: Nisi "La risposta a questo problema non è solo di a carattere istituzionale (ad esempio borse di studio o contributi alla formazione ai giovani come i Bollenti Spiriti regionali) ma si dovrebbero facilitare le condizioni affinchè imprese di medie o grandi dimensioni possano trovare spazi e condizioni convenienti per venire ad investire a Noci e offrire occasioni di lavoro specializzato giovani che compiono numerosi sacrifici nello studio universitariotere istituzionale (ad sesmpio borse di studio o contributi alla formazione)".
Morea "Io credo che il problema sia di carattere culturale. Bisogna imprimere nei ragazzi la mentalità imprenditoriale. Ad esempio ci sono settori che si smobilitano anche qui a Noci, come ad esempio il settore zootecnico. Sono tanti i figli di agricoltori che scelgono di abbandonare il mestiere dei padri perché visto come un settore di sacrifici Se vediamo, invece, in altre parti di Italia l'imprenditore agricolo è un imprenditore a tutto tondo. C'è bisogno di invertire la mentalità solo così quel settore potrebbe diventare attraente per i giovani, facendoli restare sul territorio".
Crisi Zootecnia - Tavolo permanente comunale sulla zootecnia
Il comune nel febbraio 2009 approvò un testo in cui ribadiva la salvaguardia dell'habitat naturale delle razze bovine "bruna" e "frisona", sollecitava la Regione Puglia ad una maggiore attenzione sulla filiera lattiero-casearia del territorio murgiano ecc.
Domanda: qual è la situazione sugli accordi presi tra categorie e aziende di trasformazione locale a gennaio 2008? Torneranno i picchetti e le serrate come già sta accadendo al Nord?
Le risposte: Morea "La questione è complessa ed attiene alla cultura imprenditoriale e alla mentalità dei nostri imprenditori. L'accordo prevedeva un costo tra 0.42 e 0.45 € per il litro, ma i trasformatori riuscivano ad ottenere latte italiano e non estero a 0.35 € per il litro. Perché avviene questo. Noi abbiamo aziende agricole a conduzione familiare dove i costi di produzione sono molto più alti degli altri. Dobbiamo tornare alla filiera, alla trasformazione diretta del prodotto...non solo il caseificio unico sbocco delle aziende agricole, ma anche prodotti di nicchia da trasformare in loco, associati ad un buon marketing. Non solo quindi la vendita del latte al caseificio, ma anche la trasformazione di prodotti".
Notarnicola "La zootecnia ha sostenuto in passato l'economia nocese, perché gli agricoltori hanno avuto la possibilità di investire il denaro acquistando case a Noci, mettendo in moto l'economia locale. L'amministrazione deve supportare quanto più è possibile la zootecnia e sta pensando a diversi strumenti fra cui un centro di alta formazione nel settore lattiero-caseario. Noci non può permettersi di perdere questa fonte di reddito, ma gli agricoltori stessi devono tornare ad investire i soldini che hanno messo da parte in questi anni ".
Occupazione a Noci (caso Data Service)
Noci ad aprile di quest'anno ha vissuto momenti difficili per l'acutizzarsi della crisi DATASERVICE che ha coinvolto 75 famiglie nocesi. In comune erano state date assicurazione ai lavoratori licenziati che ci sarebbe stato un consiglio monotematico sulla questione occupazione.
Domanda: perché non si è più svolto il consiglio monotematico su DATASERVICE? Cosa si è fatto per queste famiglie ora in cassa integrazione e poi?
La risposta: Morea "E' vero, avevamo preso un impegno di celebrare un consiglio monotematico sulla questione. Abbiamo, però, inviato un documento in Regione e al Prefetto di Bari e, a dire la verità, è stata realizzata anche una interpellanza parlamentare sulla Data Service. La maggior parte di quei lavoratori è vicina ai 50 anni e questo è un problema non semplice. L'azienda non ricavava più utili da quell'attività ed ha pensato di venderla per farla ripartire. Siamo in stand-by. Contemporaneamente sono partite le misure a sostegno del reddito, la cassa integrazione, per i lavoratori. Speriamo che o con la vendita o con la trasformazione quell'azienda possa ripartire e che non ci siano oltre 50 famiglie a rischio alla fine degli ammortizzatori sociali".
Gestione degli Spazi e immobili pubblici
Dal nuovo contenitore culturale di San Domenico, alle tante aree sportive non sfruttate al meglio ed anzi in degrado: via Elio Vittorini, via Patrella, via Foggia di Totos.... Non solo, ma anche le nuove realizzazioni: il palazzetto dello Sport, nuovo e vecchio, la casa per donne vittime di abusi, il Museo dei Ragazzi (in fase di completamento), l'archivio storico (già completato e non aperto)...
Domanda: Certamente bisogna riqualificare le aree, restaurarle, ma anche gestirle. Come è possibile dar valore in futuro a questi spazi e non abbandonarli una volta terminati i lavori? La gestione potrebbe essere una leva per l'occupazione di alcuni soggetti?
Le risposte: Morea "L'obiettivo dell'amministrazione Liuzzi era nel 2003 il marketing territoriale: attrarre gente interessata a Noci con varie strategie. Venuta a Noci la gente deve trovare servizi e strutture adeguate: ecco la riqualificazione fatta e progettata per il futuro a Noci. Non è un caso che nel Piano Strategico abbiamo inserito due interventi che di sicuro realizzeremo: la riqualificazione del centro storico e la fine dei lavori nell'area ex-piscina. ...Era importante quindi dotare Noci di infrastrutture.. Abbiamo completato tante strutture, come quella del Palazzetto dello Sport il cui intervento è partito con l'amministrazione di centrosinistra Basile e, però, poi noi abbiamo trovato i soldi per realizzarlo.... Stiamo progettando il recupero del parco giochi via Elio Vittorini e pensiamo poi di dare questa e altre strutture in gestione ai giovani...Faremo un'analisi del patrimonio comunale non utilizzato e cercheremo di dare una mano a dei giovani per la loro gestione ".
Tinelli "L'amministrazione dice di essere vicino ai giovani e alle associazioni, anche sportive, ma io non ci credo. Le associazioni nocesi sono molto arrabbiate nei vostri confronti perché i contributi non arrivano quando devono arrivare, hanno anche chiesto la creazione della Consulta delle associazioni, ma ancora non se ne fa nulla".
Nuovo Ricovero Sgobba
Sono trascorsi 6 anni e la questione Nuovo Ricovero Sgobba comunale resta lì. Le case di riposo private fanno affari, ma il comune di Noci non riesce a completare i lavori.
Domanda: Dal momento che sono trascorsi 6 anni di amministrazione e nulla ancora si è fatto, si può dedurre che l'amministrazione Liuzzi non è interessata a completare il ricovero Sgobba?
Le risposte: Morea "Il ricovero ha avuto grossi problemi per la vendita dei beni per poterlo completare. Finalmente la gran parte è stata venduta e siamo anche riusciti ad ottenere un finanziamento per poterlo completare interamente. Finalmente si vede una luce perché questa problematica possa essere risolta ".
Nisi "Di sicuro la storia del ricovero andrà a finire come già da tempo si ipotizzava. Di sicuro quella struttura sarà gestita dai privati, perché i costi di gestione non potranno essere mantenuti dalle rette degli ospiti e anche perché non ci saranno più rendite a disposizione dopo la vendita di quasi tutto il patrimonio immobiliare del ricovero Sgobba voluta dall'amministrazione. Peraltro le scelte dell'ente vengono compiute autonomamente e il consiglio è chiamato solo a ratificarle, compresa la recente trasformazione della personalità giuridica. Se ci avessero ascoltato e già da tempo aperto ai privati che avrebbero messo del loro nel completare i lavori e nel gestire poi la struttura, di sicuro gli ospite del ricovero avrebbero avuto un luogo più idoneo per la loro permanenza, con spazi verdi adeguati ".
Tinelli "Da oltre un anno chiediamo le nomine di secondo livello, fra cui quella nel comitato di gestione del ricovero Sgobba, soprattutto per seguire e dare un contributo in qualità di opposizione. Invito l'amministrazione a fare quanto prima queste nomine, a farle presto".