NOCI – Nelle due date del 15 settembre, il Direttivo del Partito Democratico di Noci ha organizzato una Festa dell’Unità differente. Oltre ai momenti di convivialità come quelli degustativi, si è discusso presso Largo Principe Umberto di tematiche attuali e più che mai importanti, particolarmente sentite dalla comunità. Tra di esse: sanità pubblica e territoriale, povertà ed esclusione sociale, immigrazione e autonomia differenziata. Nelle prossime righe, vi raccontiamo i dibattiti che abbiamo seguito per voi lettori.
Venerdì 15 settembre, alle ore 18:30, la segretaria sezionale del PD, Marta Jerovante ha moderato un talk relativo a una tematica scottante: quella dell’immigrazione. In maniera molto eloquente, il dibattito si è intitolato “La miopia delle politiche migratorie in bilico tra sicurezza e opportunismo”. Sono intervenuti la Dott.ssa Giovanna Calia, Avvocata socia ASGI (associazione studi giuridici immigrazione); Leonardo Palmisano (segreterio PD Puglia); la Dott.ssa Silvana Antonia Sasanelli (pedagogista e dirigente scolastica); Azmi Jarjawj della CGIL Puglia (Dipartimento Politiche migratorie). Purtroppo, si sta assistendo sempre di più a una “politicizzazione dell’immigrazione”. Le varie fazione politiche utilizzano questa tematica a scopo propagandistico, e a rimetterci sono le vite dei migranti, che se non muoiono inghiottiti dalla ferocia delle onde, arrivati qui da noi non possono più condurre una vita dignitosa. Non ci sono più i progetti SPRAR e quindi validi piani di accoglienza e integrazione. A scapito delle dure politiche di respingimento, i migranti che scappano dalla guerra o da situazioni politico sociali insostenibili, pur pagando un prezzo altissimo, continueranno ad arrivare nella speranza di una realtà migliore. In termini di diritti, bisognerebbe che il sistema giudiziario non facesse differenze tra cittadini italiani e immigrati. Come ha ricordato l’Avvocata Calia, le tempistiche e la pesante burocrazia tendono a “immobilizzare” le vite degli immigrati, i quali, nell’attesa che la legge accolga le loro domande e siano sbrigate tutte le pratiche necessarie non possono lavorare né godere (tra le altre cose) di assistenza sanitaria. E per quanto concerne la scuola? Il suo è sicuramente un ruolo centrale nel processo di integrazione tra culture e di abbattimento delle barriere della xenofobia. Bisogna però che siano coinvolti non solo i ragazzi, ma anche (e anzi soprattutto) i genitori, affinchè due o più culture possano compenetrarsi e l’interscambio, attuato nel pieno rispetto di ciascuna di esse, possa avere successo. A seguire, alle ore 20:30 dibattito su un tema che, specialmente dopo una pandemia che ha così a lungo provati, sta a cuore a tutti: sanità pubblica e sanità del territorio. Se ne è discusso assieme a Domenico De Santis (segretario del Partito Democratico della Puglia), a Nicola Calabrese (Vicesegretario nazionale FIMMG); a Elisabetta Intini (Pediatra di libera scelta); a Romina Giannini (Direttivo Partito Democratico di Noci) e all’ex sindaco di Noci Domenico Nisi, oggi coordinatore della Segreteria del Partito Democratico della Puglia. Da quando è stato chiuso l’Ospedale di Noci, molti cittadini hanno avvertito la pesante e asfittica condizione di incertezza riguardo alla propria salute e alle emergenze che possono inaspettatamente coinvolgere la stessa. Per le persone anziane o impossibilitate a recarsi fuori Noci per ricevere una diagnosi e una cura, tale situazione sanitaria poteva diventare vero e proprio oggetto di disperazione. Vero è che ci si può sempre rivolgere al privato, ma i costi sono a dir poco onerosi e non tutti possono permetterseli, trovandosi così letteralmente con le spalle al muro: curarsi o sopperire alle necessità primarie come riempire frigo e dispensa? L’ottima notizia è che a brevissimo, Noci potrà ospitare una Casa della Comunità HUB e la Centrale Operativa Territoriale. Un obiettivo per il quale Domenico Nisi, (ex sindaco di Noci per un decennio) si è battuto testardamente. Manca ormai poco all’inaugurazione dei locali del nostro ex ospedale, ristrutturati e pronti ad accogliere questo nuovo e ambizioso progetto. La Dott.ssa Elisabetta Intini sarà uno dei prmissimi pediatri di libera scelta a varcare quella soglia, seguita da un gruppo di professionisti animati da un’autentica passione per la professione medica.
Si definisce un “medico di trincea” la Dott.ssa Intini, dichiarando che quella di non esercitare privatamente la professione sia stata una scelta etico-morale nata dalla convinzione che la sanità debba essere gratuita per tutti. “La domanda della sanità è profondamente cambiata ed è certo indispensabile effettuare una diagnosi tempestiva, ma bisogna anche fare immediatamente il passo successivo, affinchè non sia troppo tardi per determinate patologie che poi lasciano a vita le loro conseguenze”- ha sottolineato la Dott.ssa Intini, parlando anche del disagio morale e del senso di impotenza che i medici provano in molte occasioni, specialmente quando sono costretti a consigliare ai pazienti di rivolgersi al privato perché i tempi d’attesa del Sistema Sanitario Nazionale sono biblici.
“E’ la nostra faccia quella posta di fronte al paziente e se la sanità pubblica dovesse essere soppiantata definitivamente da quella privata, avremmo davvero perso una partita importantissima”- ha aggiunto la Intini. Il segretario regionale del PD Domenico De Santis ha ripreso questo concetto, parlando delle modalità attraverso cui il DM/77 possa trovare piena attuazione. Si tratta di una vera e propria sfida da vincere. Non bisogna dimenticare, infatti, che il PNRR finanzia esclusivamente le strutture, ma è necessario poi riempirle di un team multidisciplinare di validi professionisti e specialisti, che intendano collaborare in maniera serrata. Il progetto che sarà inaugurato a breve, potrà dare ampio respiro alla sanità locale, consentendo di gestire direttamente sul territorio i codici bianchi e gialli, andando ad alleggerire moltissimo i pronto soccorsi.
Ultimi evento della serata, quello incentrato sullo sguardo del cinema in merito a mafia e ambiente. Per l’occasione, sono stati proiettati due cortometraggi del regista Vito Palumbo: “U’ muschittieri” e “Super Jesus”. Con Palumbo ha dialogato Angela Bianca Saponari, docente di Storia del cinema presso il Dipartimento DIORUM dell’Università di Bari. Come risaputo, il linguaggio cinematografico, per via della sua potenza espressiva, riesce a veicolare con immediatezza determinate idee, determinati valori, e a puntare i riflettori su tematiche sociali di rilievo.
Sabato 16 settembre, alle 19:00 si è parlato di povertà, esclusione sociale e insufficienza delle politiche pubbliche e del welfare locale. L’incontro, moderato da Marta Jerovante, Segretaria sezionale del PD, ha avuto come interlocutori la Dott.ssa Filomena Matera, presidente dell’Ordine Assistenti Sociali del Consiglio Regionale della Puglia, Fiorenza Pascazio, Presidente Anci e sindaca di Bitetto e Davide Giove, portavoce del Forum Terzo Settore della Regione Puglia. Come ha raccontato la Dott.ssa Matera, fare l’assistente sociale è quasi come trovarsi al pronto soccorso, perché arrivano continuamente ogni genere di emergenze: da quelle che riguardano i minori agli anziani abbandonati, passando alle famiglie in seria difficoltà economica. Ci si vorrebbe chiaramente occupare di tutti, ma purtroppo le risorse destinate al sociale non lo consentono. Scarseggiano e anzi rischiano di essere ulteriormente tagliate, privando tante famiglie di quel sostegno imprescindibile per non precipitare oltre la soglia di povertà assoluta e non solo dal punto di vista materiale ma anche umana. Il terzo settore, che si affianca di fatto alle istituzioni e al mercato, ma non rientra in nessuna delle due categorie, può essere un buon intermediario, certo, ma anche in questo caso deve essere messo in condizione di poter fare ancora di più. Purtroppo, la pioggia, ospite inattesa, ha costretto a cancellare sia l'incontro sull'autonomia differenziale e revisione del PNRR sia un bel momento musicale che sarebbe stato all'insegna dei canti popolari dell'Alta Murgia.