NOCI (Bari) - La nostra relazione con il cibo è influenzata da diversi fattori come cultura, educazione, abitudini di vita, influenza dei media e molto spesso i pazienti lamentano diete inefficaci. Spesso il cibo funziona come ricompensa, quante volte abbiamo attribuito al cibo di significati diversi dall’essere nutrimento per il corpo? Mangiamo quando siamo nervosi, mangiamo se ci sentiamo soli, se siamo tristi, frustrati ma anche felici.
La psico-nutrizione esplora la relazione tra pensieri, sentimenti e credenze inconsce sulla nutrizione, il loro impatto sulle condotte alimentari e sul metabolismo. In particolare si concentra sulle affascinanti connessioni tra cervello, corpo, digestione e comportamento alimentare. Questa disciplina affronta in modo nuovo le problematiche della fame emotiva, della dipendenza dal cibo e la difficoltà che incontra, a lungo termine, chi vuole dimagrire o vuole stabilire un rapporto più sano e benefico con la propria alimentazione.
Tutte queste sono le premesse fondamentali da cui nasce la necessità di organizzare consulenze psico-nutrizionali che permettano di affrontare il percorso di dimagrimento o mantenimento del peso, in totale benessere, senza sensi di colpa e senza inutili restrizioni caloriche che alla lunga, avrebbero l’effetto di far “mollare la dieta”.
A tal proposito, nel mese di ottobre ci sono stati periodicamente degli incontri di consulenze nello studio della nutrizionista Vincenza Intini con l’obiettivo di cominciare a far conoscere un nuovo modo di approcciarsi alla terapia dietetica. Grazie alla collaborazione con la Dott.ssa Angela Ritella, psicologa-psicoterapeuta durante i colloqui è emerso che la nutrizione e il funzionamento della mente hanno un legame indissolubile e quello che viene proposto è un percorso che prevede l’intervento di due figure professionali per supportare i pazienti nel percorso che porta al benessere, al riappropriarsi del proprio corpo e anche ad essere più felici.