Intervista al dott. Francesco De Tommasi, Fiduciario dell’Ordine dei Medici e referente della Medicina di Gruppo
NOCI - Come vi accennavamo in questo articolo dallo scorso 9 ottobre i medici del Gruppo Prometeo si sono trasferiti nella nuova sede di Via Repubblica, presso i locali del piano seminterrato dell’ala ovest del PTA (Presidio Territoriale di Assistenza, ex Ospedale Sgobba) di Noci. Le voci di grandi cambiamenti in arrivo per quanto concerne la sanità locale hanno entusiasmato non poco i cittadini e noi di Noci24 abbiamo voluto incontrare il dott. Francesco De Tommasi, Fiduciario dell’Ordine dei Medici e referente della Medicina di Gruppo per rivolgergli alcune domande che anche i nostri lettori continuano a porsi.
La questione nodale riguarda cosa cambierà in concreto per quanto concerne la sanità locale. Ci saranno l’Ospedale di Comunità per l’assistenza intermedia, la Casa della Salute per la presa in carico della persona e il COT (centrale operativa territoriale) ?
“E’ purtroppo impossibile fornire delle risposte. Almeno non a breve termine. Il dato certo, al momento è esclusivamente il trasferimento di noi medici del Gruppo Prometeo. Per meglio comprendere la situazione attuale è necessario partire da 4 anni fa, quando anche per Noci c’era in ballo la possibilità di avvalersi dei fondi del CPT ai fini della creazione di un Centro Polifunzionale Territoriale. Sfortunatamente, Castellana Grotte fu l’ultimo comune ad aggiudicarsi i fondi. A seguito dell’esaurimento degli stessi, Noci non poté godere di questa opportunità. Tuttora la situazione è bloccata”- ci dice il dott. Francesco De Tommasi, puntualizzando che “Il PNRR eroga esclusivamente i fondi per la ristrutturazione e per l’adeguamento dei locali, ma è il personale ciò che si rivela indispensabile dal punto di vista strettamente pratico e concreto. Dato il numero dei potenziali assistiti, dovremmo avere almeno 3 infermieri e poter contare su alcuni operatori socio sanitari. Sfortunatamente, al momento sembra non ci siano le risorse necessarie”. Conclude dunque De Tommasi: “I locali ristrutturati ci sono, la volontà e l’impegno da parte di noi medici anche. Il destino della sanità locale è però nelle mani della ASL e della Regione Puglia e io confido nel fatto che qualcosa effettivamente si muova. La speranza condivisa tanto da noi medici quanto certamente dai cittadini è che presto arrivino risorse da destinare sia al personale che alla strumentazione di diagnostica di primo livello, così da elevare la qualità della nostra sanità”.