NOCI (Bari) - Dopo il pallamanista Marco Recchia, il nostro appuntamento con #nocesinserieA questa volta vede una donna come protagonista, la calciatrice di futsal, Antonella Intini. La nocese, militante da diverse stagioni nell'Effegi Castellana, è alla sua prima stagione in serie A, conquistata l'anno scorso contro avversarie come la nostra New Team Noci: una prova emozionante e stimolante per Antonella e compagne che stanno disegnando un percorso positivo in campionato nonostante il ruolo di matricola. (foto di Emanuele Marotta)
L'Effegi Castellana, mlitante in C femminile sino all'anno scorso, ha dominato lo scorso campionato, giocandosela con la New Team Noci fino a due terzi circa di stagione e distanziando poi definitivamente le biancoblu nella corsa al salto di categoria. Alla fine ce l'hanno fatta le ragazze di mister Fanizzi a conquistare un posto nella massima serie di futsal femminile e la nocese Antonella Intini è stata confermata in squadra per dare il suo prezioso contributo alla causa, che per questa stagione da matricola vede l'Effegi Castellana puntare alla permanenza in A.
Il bottino dopo sei giornate è di tre vittorie, due sconfitte e un pareggio, inizio davvero in positivo per una squadra abituata ai ritmi più blandi della C e catapultata a distanza di pochi mesi nella massima serie, con avversarie d'esperienza come la leccese Statte, ad esempio. "Ci sono calciatrici, in questa massima serie (e sopratutto, a mio parere, nello Statte), che rendono il calcio femminile migliore e più professionale. E' un onore, quindi, giocare contro tutte queste atlete, fatta eccezione per nessuna." commenta un'entusiasta Intini, che insieme all'emozione del salto di qualità in carriera mantiene viva anche la voglia di crescere e maturare come calciatrice per essere all'altezza della situazione.
"L'esperienza in A rappresenta l'apice della mia "carriera", fino a questo momento. Quindi poter esprimere a parole ciò che sento sulla palle è arduo. E' un misto di orgoglio, tensione, emozione. Una "messa alla prova" costante. La possibilità di migliorarsi e di puntare sempre più in alto, in maniera conforme alle proprie capacità ovviamente. Personalmente, mi sento una giocatrice più temperata. In questa serie non deve esserci più spazio per reazioni spropositate e senza senso. Sto imparando a rendere la calma e la tranquillità delle virtù e sin'ora ho raggiunto risultati accettabili. Bisogna e si può sempre migliorare." Il percorso di Antonella, insomma, non finisce con il coronamento di un sogno e di una soddisfazione personale come la serie A, ma continua in allenamento, nella costruzione della sua personalità calcistica, insieme a quella delle compagne, anch'esse nuove al campionato di massima serie di futsal femminile.
"Il nostro punto di forza è il gruppo. Sembra una risposta scontata, ma non lo è. Siamo una squadra particolare e quando decidiamo di unirci fisicamente e mentalmente, possiamo non aver timore di nessuno. Anche se in alcune circostanze pecchiamo di inesperienza e di troppa "voracità", stiamo lavorando sull'unione del gruppo, e in uno sport, come il calcio a 5, la condizione basilare è proprio questa: unione. Io e le mie compagne stiamo reagendo a questa nuova esperienza con la medesima voglia di migliorarci e metterci alla prova, senza aver timore. Sentiamo, come ho detto precedentemente, la tensione sotto i piedi e proviamo delle emozioni indescrivibili." L'appartenenza ad un gruppo, cresciuto insieme e arrivato con il contributo di tutti alla serie A è forte nella nocese, che alla fine della nostra chiacchierata si lascia andare ad una dichiarazione "d'amore" calcistica: "Ho dato all'Effegi l'apporto che hanno dato tutte le ragazze, nessuna esclusa: ho dato cuore e sudore, per raggiungere degli obbiettivi condivisi. Sia in passato che nel presente. E sarà così anche nel futuro."