NOCI - Nel bene o nel male il capitano c’è sempre. Nella buona e nella cattiva sorte, lui sposo dell’Asd Noci, giocatore con più presenze, più reti, più tutto della squadra nel primo lustro di storia, lui c’è stato. Amore vero, verissimo, da chiedersi se viene prima la squadra o la sua Francesca. Contro il Sammichele capitan Anselmo Quiete ha offerto l’ennesima prova d’amore.
Due gol per scacciare la retrocessione e sperare ancora nella salvezza diretta. Due gol per far tornare la voglia di combattere, di lottare, di salvarsi. La voglia di vincere, secondo il dogma di Mimmo Amoruso. La voglia di scatenare una tempesta, che risucchi altre squadre, ma non l’Asd Noci. E dopo questa tempesta tutta la quiete possibile, riprendendo i versi leopardiani. Prima, però, una tempesta di tre giornate, con la quasi sicura appendice dei playout.
L’Asd Noci batte 2-1 il Sammichele con una doppietta di capitan Quiete, un ossimoro pensandoci bene. Di quiete con la lettera minuscola ce n’è davvero poca, basti pensare che dopo venti secondi Mastellone può già sbloccare il risultato. Il vantaggio nocese arriva al 3′: Plantamura sui dieci metri ferma il pallone, arriva Quiete, rasoterra impeccabile alla destra di un immobile Imperiale. 1-0. Il Noci macina gioco, sfiora il raddoppio con Di Giuseppe - il sinistro di controbalzo del numero 7 biancoverde si stampa sulla parte bassa della traversa - e lo trova al 20′: sempre lui, il capitano, quello col numero 6 dietro la schiena e la pancetta. Contropiede con Mastellone concluso con un tiro di interno destro.
Il primo tempo si chiude sul 2-0. A livello di gioco il dominio è nocese. Il primo pericolo per Mansueto - tornato ai suoi alti livelli - giunge quando il cronometro segnava diciassette minuti: colpo di testa di Straziota e colpo di reni a deviare in angolo. Per il resto il Sammichele si fa notare per qualche entrata non proprio pulita e per le proteste contro la coppia arbitrale.
Nella ripresa il compito è quello di chiudere la partita. Il Noci non lo compie a pieno, ma la vittoria arriva comunque. Al 9′ Straziota su assist di Iurino accorcia le distanze e aumenta la tensione in campo. Il Sammichele deve difendere il terzo posto in classifica e prova il tutto per tutto. Non ci riesce. Il Noci sfiora il tris con Plantamura ed il solito Quiete - botta di destro deviata sulla traversa da Imperiale. Va comunque bene così, con quel pizzico di sofferenza che rende più bella la vittoria
Una vittoria nel segno del capitano. Coraggioso come sempre e questa volta letale anche sotto porta. Ha dato grinta alla squadra in una gara non certo semplice, contro una squadra fisica, capace di mettere in soggezione con la sola presenza; ha dato birra al gruppo, quella che porta scritta sulla sua rossa fascia da capitano. Ha segnato, ha sbagliato poco, ed ultimamente gli errori, soprattutto i tiri, erano stati più di pochi. Ognuno ha la sua giornata. Quella di Anselmo Quiete è stata questa. Càpitano a tutti, capitàno.
Serie C1 - 27^ giornata
Asd Noci - Sammichele 2-1 (2-0)
Asd Noci: Mansueto; Morea, De Marinis, Roganti, Mastellone, Quiete, Di Giuseppe, Intini, Marinuzzi, Plantamura, Carucci; Palattella. All.: Amoruso.
Sammichele: De Giosa; Linzalone, Alessandrino, Iurino, Bigica, Loseto, Loconte, Squillace, Straziota Francesco, Cesario; Imperiale. All.: Straziota Donato.
Arbitri: C. Festa di Taranto e F. Spinazzola di Barletta.
Reti: 3′ e 20′ Quiete; 39′ Straziota.
Ammoniti: Roganti; Bigica, Iurino.
Falli: 1-3; 3-5.