NOCI - Il 29 agosto scorso all'Aquatics Centre di Tokyo in occasione delle paralimpiadi giapponesi quattro fantastiche ragazze conquistavano l’oro nella staffetta 4x100 stile libero 34 punti.
Nel magico quartetto con Xenia Francesca Palazzo, Giulia Terzi e Alessia Scortechini era presente anche l’atleta putignanese Vittoria Bianco.
Dopo il trionfo Vittoria ha risposto alle nostre domande.
Da piccola cosa ti ha fatto avvicinare al nuoto?
“Da piccola mi sono avvicina al nuoto perché era l’unico sport che mi riusciva, ho provato pallavolo e tennis ma non facevano per me.“
Cosa hai pensato e come hai reagito dopo la diagnosi della tua malattia?
“Mi sono subito chiesta perché a me?, ma dopo qualche giorno ho avuto modo di pensare e ho capito che era una situazione che purtroppo dovevo affrontare, così ho iniziato ad accettarla e l’ho vissuta con serenità.”
Cosa ti ha spinto a tornare in acqua e a lottare per la Paralimpiade?
“A 10 anni sono entrata a far parte di una squadra agonistica, guardavo le Olimpiadi in tv e dicevo “magari un giorno ci sarò anche io li”. La paralimpiade era un obiettivo che mi ero prefissata quando ho deciso di farmi amputare, infatti ho conosciuto e studiato il mondo paralimpico nella degenza post amputazione.”
Possiamo dire che hai beneficiato del rinvio della Paralimpiade. Come hai reagito quando è arrivata la convocazione per questo evento?
“Sono stata entusiasta della notizia, nonostante il covid che ha messo a dura prova gli allenamenti e mi ha fermata per diversi mesi, la struttura dove mi allenavo nel mio paese è dovuta chiudere, e fortunatamente sono stata accolta a Taranto e ho potuto riprendere gli allenamenti, arrivando alla convocazione della paralimpiade.“
Quale era il tuo obiettivo prima della partenza per Tokyo? Sei soddisfatta dei tuoi risultati in Giappone?
“Sono soddisfatta si, vincere una medaglia d’oro all'olimpiade è l’obiettivo massimo che un atleta si impone. Di qui non sono partita con obiettivi perché sapevo di avere delle avversarie molto forti, andavo lì per fare le gare che ho sempre fatto e per impegnarmi al 100%.”
La tua Paralimpiade non era partita al meglio con una finale mancata per pochi decimi. Come hai reagito in vista della staffetta?
“Come ho reagito? La staffetta è una gara di squadra, dove non si può sbagliare, quindi dovevo andare forte senza pensare a null’altro, ed è esattamente quello che ho fatto, il 400 non mi è andato bene, ma comunque sono soddisfatta di come è andata, c’è sicuramente da migliorare e ho tempo per farlo. ”
Qual è il tuo rapporto con Giulia Terzi,Francesca Xenia Palazzo e Alessia Scortechini?
“Le ho conosciute da poco, però devo dire che siamo andate d’accordo sin da subito, abbiamo provato la staffetta agli europei di Funchal, e speravamo di far qualcosa a Tokyo”
Cosa significa per un’atleta cantare l’inno di Mameli sul podio paralimpico?
“È molto emozionante, poi l’ho condiviso con le mie compagne di squadra, appena abbiamo sentito la prima nota siamo scoppiate a piangere, è un gioia molto forte. “
Ci racconti come sono andate le settimane a Tokyo e nel villaggio olimpico?
“Sono state settimane abbastanza tranquille, eravamo in bolla e non potevamo uscire a visitare la città. Mi sono allenata tutti i giorni, si tornava al villaggio abbastanza tardi quindi non avevo molto tempo per visitare il villaggio, sono riuscita a visitarlo il primo giorno che siamo arrivati e l’ultimo giorno prima di ripartire.”
Cosa vuol dire per te far parte di Art4Sport Onlus? Qual è il tuo rapporto con gli altri atleti dell’associazione?
“In art4sport ci sono atleti di tutte le età che da amputati iniziano a fare sport, e l’associazione ti aiuta proprio in questo. Per me è una grande famiglia, sono sempre presenti in ogni situazione, e soprattutto ti aiutano nel momento del bisogno, che è fondamentale per un amputato che si approccia al mondo delle protesi senza conoscerlo bene. ”
Il 23 settembre siete stati ricevuti in Quirinale dal Presidente Mattarella e a Palazzo Chigi dal presidente Draghi insieme a tutti i medagliati di Tokyo. Ti fa piacere l’interessamento della autorità nei confronti dello sport olimpico e paralimpico?
“Sì, sono stata dal presidente della repubblica e del consiglio, sono molto disponibili ed è sempre bello sapere di avere il loro sostegno e la loro gratitudine.”
Hai già iniziato la preparazione per Parigi 2024?
“No ancora no, per adesso ci sono i mondiali quindi la preparazione e gli obiettivi sono proiettati a giugno.”
Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
“Obiettivi futuri, sicuramente continuare a migliorare in acqua, ho ancora tanta strada e tanti miglioramenti da fare, ogni esperienza è buona per capire dove si è sbagliato e allenarsi per raggiungere gli obiettivi”
Ringraziamo Vittoria per l’intervista e le auguriamo un futuro pieno di successi.