NOCI – Il nostro Pianeta sta soffrendo, e i cambiamenti climatici, ormai sotto gli occhi di tutti noi, sono un segno inequivocabile di questa sofferenza. Come fare, dunque, a “rianimare” Il Pianeta? I giovanissimi alunni frequentanti le classi 4 dell’Istituto Comprensivo Pascoli-Cappuccini, se lo sono chiesti, unitamente alle loro insegnanti e hanno voluto dare una serie di risposte concrete. Sabato 23 aprile, dunque, a partire dalle ore 15:30, ci si è ritrovati presso i giardinetti di Via Tommaso Fiore, assieme ai rappresentanti delle Associazioni “Nero e non solo!”; “Brigate per l’ambiente”; “Zoe”; “Murgiambiente”; “Centro Antiviolenza Andromenda”, “Comitato di quartiere”, “Handmade”; Cooperativa “SoleLuna”, “Ecoeventi”, “AgriCultura”, "Centro Risorse Famiglia"; "Dimensione Famiglia". All’iniziativa hanno partecipato inoltre, i ragazzi del catechismo e alcuni gruppi ACR afferenti alla Chiesa Madre. Naturalmente, sono stati più che ben accetti anche partecipanti esterni. Un lungo e intenso pomeriggio all’insegna di belle e lodevoli iniziative, che di seguito vogliamo illustrarvi.
Il pomeriggio all’insegna dell’amore per il nostro Pianeta ha visto il suo start ufficiale, dopo l’accoglienza dei gruppi e i saluti delle autorità, alle ore 16.00, con gli interventi della Prof.ssa Giulia Basile e di Marco Silvestri. Alle ore 16:30, vi è stata la presentazione dei progetti realizzati dalla classi, tutti pieni di impegno e originalità.
Tantissime sono state le iniziative fiorite in questo grande spazio aperto condiviso (che non poteva non essere circondato dal verde). Noi di Noci24 abbiamo voluto “curiosare” con il nostro consueto interesse, ascoltando proprio le voci dei ragazzi che si sono rivelati delle guide eccellenti, spiegando i progetti a cui si erano dedicati con meticolosa dovizia di particolari e soprattutto con coinvolgente entusiasmo. In molti casi, l’input è partito proprio da loro, e con l’aiuto delle insegnanti, i progetti hanno potuto trovare poi concretezza.
Dalla piantumazione di fiori, per “risanare” le numerose ferite di un Pianeta sempre più a corto di verde, all’aiuto concreto in termini di inquinamento e abbandono di rifiuti.
I giovanissimi sentono in particolar modo, il problema della desertificazione e hanno voluto rappresentarlo con un plastico tridimensionale, realizzato utilizzando materiali di riciclo, come scatole di formaggini, vaschette in plastica, e das. Aprendosi, il plastico rivela però il Pianeta come i ragazzi lo sognerebbero: pieno di verde (rappresentato da lenticchie piantate e poi germogliate) di varie specie di animali e soprattutto in cui abbonda l’acqua.
Interessante è stato osservare da vicino (ma ovviamente in totale sicurezza) le api, preziose alleate dell’ambiente, da ritenersi anche “termometri” della sua salute. Non è mancata certamente la musica: non solo ascoltata, ma proprio suonata dagli stessi ragazzi, che hanno voluto cimentarsi nell’esecuzione di brani che inneggiassero alla natura e alla libertà.
Attraverso la musica, lo si sa, i messaggi importanti vengono veicolati e recepiti in maniera molto più efficace.
Alcuni ragazzi si sono fatti promotori di iniziative sociali veramente importanti, come il ripristino del baratto, relativamente allo scambio di giochi (tutti in ottime condizioni) che a loro non interessano più ma altri invece desidererebbero. E oltre al baratto, c'è stato l'atto vero e proprio del dono. Motissimi giocattoli sono stati raccolti per essere poi donati, tramite le associzioni preposte, ai bambini più bisognosi, che non hanno magari la possibilità di permetterseli. Un modo per fare del bene agli altri e anche allo stesso pianeta, dando nuova vita a questi oggetti.
C’è stato anche chi ha fondato una vera e propria associazione, ribattezzata #salviamoilpianeta, che si occupa di ripulire alcuni spazi cittadini dal degrado a cui spesso vengono sottoposti, a causa di una dilagante inciviltà.
Grande e attiva partecipazione hanno visto anche i vari laboratori, svoltisi in collaborazione con le diverse associazioni presenti.
“Nero e non solo” ha curato un laboratorio riguardante il rapporto tra ambiente e migrazione, mentre assieme a “Brigate per l’ambiente”, i ragazzi hanno ridato nuova vita a un’agenda.
“Zoe & Murgiambiente”, invece, hanno voluto focalizzarsi sulla piantumazione di semi ed ecoterapia. Assieme al “Centro Andromeda”, non si poteva che concentrarsi sul tema della femminilità, rapportata alla natura e alla Preistoria. Ecco quindi prender forma delle “Dee della Femminilità” in argilla, simili a quelle foggiate appunto dai nostri antenati di alcuni millenni fa.
“Comitato di quartiere” invece, ha voluto puntare l’attenzione sull’importanza dell’acqua, fonte imprescindibile per il Pianeta, ma purtroppo non inesauribile. Va dunque utilizzata con la massima cura, evitando ogni forma di spreco.
E come spesso accade, i più piccoli hanno consegnato agli adulti sia una lezione di civiltà che una speranza per il futuro. Non a caso, uno degli slogan ideati per dell’iniziativa è stato “Il futuro siamo noi” e nelle mani di questi ragazzi così attivi e sensibili in merito alle tematiche ambientali, ci sentiamo di poter affermare che il futuro del nostro Pianeta sia non in buone, ma in ottime mani.