NOCI - “I miei brevi racconti non parlano di primavere silenziose, di alberi rinsecchiti, di morte per cancro, ma di cose che ancora si possono godere purché si abbia desiderio di vita, volontà di camminare e pazienza di osservare” (Mario Rigoni Stern).
Con queste frasi, lo scrittore Stern descrive la sua raccolta di racconti pubblicata nel 1980 con il titolo: “Uomini, boschi e api” che, sia in modo scientifico, sia in tono romanzato; mette bene in evidenza il legame esistente tra la natura, le foreste, gli animali e il genere umano.
E’ una raccolta di memorie passate, che risultano comunque e sempre attuali, per descrivere la presenza dell’uomo all’interno dell’ecosistema natura, e il suo ruolo, nei boschi animati da animali e con variabili legate al mutare delle stagioni e del clima.
E’ un insieme di descrizioni e considerazioni che risultano particolarmente importanti per celebrare le date del 21 e 22 marzo, rispettivamente Giornata Mondiale delle Foreste e Giornata Mondiale dell’Acqua.
Due giornate non a caso abbinate perché è oltremodo ovvio che: senz’acqua non potrebbero esserci le foreste!
Due giornate che segnano anche l’inizio della Primavera, stagione della Rinascita di ogni ciclo vitale, e che ormai ha perso insieme al meteo le sue peculiarità ambientali, perché snaturata dall’eccessiva antropizzazione e dai cambiamenti climatici.
Inutile elencare gli ettari di foreste che ogni anno vanno letteralmente “in fumo” o che vengono altrimenti distrutti.
Altrettanto inutile è descrivere quanta acqua viene sacrificata invano dall’uso sconsiderato; e quanto stiamo soffrendo per la siccità e per la carenza di acqua (soprattutto potabile) a livello mondiale.
Non intendo più soffermarmi su cifre drammatiche e su quanto ciascuno di noi può aver fatto o può ancora fare per preservare i nostri boschi e la qualità dell’acqua, pena la nostra stessa sopravvivenza.
Preferisco evidenziare, come ha fatto lo scrittore Mario Rigoni Stern, che: solo se ci innamoriamo della Natura possiamo trovare il “desiderio di vita”.
L’augurio è quello di fermare per un istante la frenesia della nostra quotidianità (che è un po’ lo stesso invito che ci viene rivolto durante il periodo della Quaresima) per trasformarci in semplici osservatori di alberi, di api, di corsi d’acqua.
Osservando la vita naturale che inesorabilmente scorre intorno a noi, sarà difficile non innamorarsi dei nostri boschi, sarà difficile non apprezzare l’estrema utilità di ciascuna goccia d’acqua: estremamente indispensabile per la sopravvivenza d ogni essere vivente.
Per sensibilizzare sulla Giornata Mondiale delle Foreste e sulla Giornata Mondiale dell’Acqua, non credo sia necessario elencare tanti dati statistici o ripetere tante frasi fatte, ma è sufficiente augurare a tutti noi (soprattutto ai giovani che erediteranno la Terra) di avere “volontà di camminare e pazienza di osservare”.
Il resto verrà, naturalmente, da sé!
Daniela Fusillo – Presidente Associazione MurgiAmbiente