NOCI (Bari) - E' a tutti noto che il primo dei fattori predisponenti all'estinzione di una razza o di una specie è il calo di attenzione su di essa; come se le luci della ribalta si spegnessero improvvisamente e l'interesse attorno a questa improvvisamente sparisse.
Situazione simile stava vivendo la nobile razza dell'Asino di Martina Franca; grandi asini molto noti per la propria attitudine alla produzione mulattiera, per la loro buona nevrilità e statura nonché per la produzione lattea per uso alimentare e dei prodotti cosmetici.
Conscio del rischio, l'Assessorato alle Risorse Agroalimentari - Servizio Agricoltura della Regione Puglia ha inteso, andando contro corrente, accendere i riflettori sulla razza e con un bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale numero 109 del 16/07/2009, ha regolamentato l'affidamento di alcuni asini della suddetta razza presenti presso la Masseria Russoli di proprietà regionale in agro di Crispiano (Ta).
E' evidente a tutti che diffondere soggetti della razza equivale a stipulare un'assicurazione sulla sua sopravvivenza. Destinatarie dell'assegnazione effettuata nei giorni 11 e 12 gennaio e 18 febbraio 2010 sono state 66 aziende tra cui alcune associazioni ONLUS che promuovono, con le proprie attività, l'utilizzo dell'asino per la riabilitazione (onoterapia). L'attento lavoro della Regione Puglia ha fatto in modo che soggetti asinini della razza "Martina Franca" siano stati affidati ad attori che operano sia nell'area vocata, sia al di fuori del nostro territorio, onde favorire una diffusione più vasta e capillare della razza.