Chiusa la Chiesa del Carmine per i lavori
NOCI - Nelle scorse settimane è stato avviato il restauro dell’ottocentesca cantoria lignea e della cassa d’organo della Chiesa del Carmine. Questo importante intervento, fortemente voluto e promosso dalla Confraternita dell’Addolorata, si aggiunge al lavoro di ripristino dell’organo più antico di Noci, conservato nella rettoria del centro storico.
Entrano nel vivo, quindi, i lavori annunciati dai giovani della Confraternita nel corso dell’anno giubilare della Chiesa del Carmine, celebratosi tra il 2019 e il 2020, in occasione dei 400 anni dall’edificazione. Noci24.it (articolo del 14/07/2019) aveva recensito l’evento “Ridiamo voce al culto e alla cultura” in cui, nel luglio 2019, si rendeva nota e la lodevole iniziativa di grande rilevanza sul piano storico artistico e culturale.
L’effettivo inizio dei lavori risale allo scorso settembre con lo smontaggio del prezioso organo a canne, la cui costruzione e collocamento sulla cantoria risale intorno agli anni ’70 dell’800. Si tratta dell’unico organo antico a trasmissione meccanica, manovrabile senza ausilio di corrente elettrica, presente nelle chiese nocesi. La sua unicità e la risalente datazione ne fanno un’opera dal grande valore musicale, artistico ed anche meccanico il cui stato rovinoso non poteva essere trascurato. Da qui la necessità di sottoporlo a restauro. La Confraternita, che si prende cura dell’antica Chiesa e che da sempre è impegnata anche nella tutela e valorizzazione dei beni artistici dei luoghi di culto ad essa affidati, ha commissionato il lavoro al dott. Nicola Canosa, restauratore d’organi. L’organaro si occuperà, dunque, di riportare allo stato di funzionalità lo strumento, ripristinando tutte le antiche componenti meccaniche e sonore, e introducendo anche un motore elettrico che immetterà l’aria, un tempo introdotta manualmente.
I lavori comprendono anche la cantoria lignea su cui l’organo è posizionato e la cassa che lo contiene. Oltre all’intervento di consolidamento e di sostituzione della pavimentazione, obiettivo dei restauratori è quello di far riemergere l’originaria decorazione floreale (visibile in foto), scomparsa al di sotto di strati di vernice applicati nel corso del tempo. Fino al termine dell’operazione strutturale, previsto nei mesi primaverili del 2021, la chiesa sarà chiusa ai fedeli.
Il suono dell’organo tornerà a riavvolgere le pareti della Chiesa dedicata alla Madonna del Carmine presumibilmente nell’estate del 2022, quando tutte le singole operazioni descritte relative sia all’organo sia alla struttura su cui è posizionato saranno portate a compimento. La peculiarità e l’esclusività delle note dell’unico organo antico di Noci, saranno «parte integrante del patrimonio culturale della città» dichiara il priore della confraternita Emilio Mastropasqua. Infatti «l’organo - continua il presidente - oltre a perseguire il suo fine liturgico, sarà messo a disposizione di tutta la cittadinanza». Concerti ed altri eventi culturali consentiranno di apprezzare una musicalità antica ma allo stesso tempo inedita a tanti.
La complessa e accurata opera di restauro sarà finanziata solo in parte dalla CEI, la quale stanzierà il 50% della somma necessaria ai lavori sulla parte meccanica dell’organo. La restante quota sarà a carico della Confraternita, che sosterrà anche le spese occorrenti all’intervento strutturale e decorativo della cantoria.
Per chi volesse sostenere la Confraternita per le spese del restauro dell’organo e della cantoria, è possibile effettuare un bonifico.
Intestazione: CONFRATERNITA MARIA SS. ADDOLORATA
IBAN IT60N0311141580000000001279
Causale: offerta restauro organo e cantoria chiesa del Carmine Noci.