NOCI (Bari) - Il 15 settembre scorso l'Ansa Bari riportava la seguente notizia: A causa delle temperature climatiche che non accennano al momento a far cessare l'allarme antincendio, il direttore generale di Arif (agenzia regionale per le attività irrigue e forestali) Puglia, Giuseppe Taurino, con il Servizio Protezione Civile-Area per la sicurezza ambientale della Regione Puglia, ha disposto il mantenimento del personale impegnato in sala operativa e nell'attività di vedette, prevenzione e lotta agli incendi boschivi.
La chiusura della stagione antincendi era prevista per il 15 settembre ed è stata prorogata al 30 settembre. Noci si inquadra in una porzione di territorio, quale è la bassa murgia, ad alta densità boschiva, per questo abbiamo chiesto ad alcuni operatori del settore qual è stato l'andamento degli incendi durante questo stagione estiva appena trascorsa e cosa stanno facendo in questo periodo di prolungamento dell'incarico.
CORPO FORESTALE DELLO STATO- Per quanto riguarda il nostro impegno sul territorio- ci informa il Svr. Giovanni Posa (in foto), Comandante della Stazione Forestali di Noci- non è calato neanche per un istante. Continuiamo ad operare con gli stessi standard e gli stessi alti parametri della stagione estiva. Il controllo del territorio boschivo intorno a Noci rimane costante e soprattutto in questo periodo lo abbiamo rafforzato in quanto si è aperta da poco la pre-stagione della caccia. Ciò ci consente oltre che a monitorare il territorio per l'antincendio boschivo, anche avviare ricerche per contrastare il bracconaggio e la caccia di frodo. Il territorio si presta bene ad offrire fauna fresca soprattutto se parliamo di uccelli migratori. Comunque ci adoperiamo sia per l'una che per l'altra causa.
ASSOCIAZIONE SAN PIO - Tecnica e precisa l'informazione dell'Associazione di Protezione Civile San pio Onlus. Dal mese di Giugno al 22 Settembre i volontari della S Pio sono stati impegnati in 19 incendi di cui 6 fuori del territorio nocese. Per la maggior parte (11 incendi) si è intervenuti in seguito a segnalazioni pervenute soprattutto da parte di nostri volontari, spesso in fase di monitoraggio e sorveglianza del territorio; le rimanenti (8) richieste di intervento ci sono giunte dalla SOUP (Sala Operativa Unificata Permanente) del Servizio di Protezione Civile della Regione Puglia. Ogni intervento di spegnimento è stato documentato alla SOUP mediante la compilazione di accurati rapporti. In circa la metà degli interventi i volontari della S Pio hanno operato in collaborazione con i Vigili del Fuoco e il Corpo Forestale dello Stato, in alcune altre occasioni hanno lavorato in sinergia con volontari di altre associazioni per la Protezione Civile dei comuni vicini o con gli operatori dell'ARIF (Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali). Tra tutti gli interventi eseguiti è stato particolarmente impegnativo quello sull'incendio in località San Francesco nel comune di Mottola (13 Agosto) ove si sono resi necessari, in supporto alle numerose forze di terra schierate (VVF, CFS, volontari, operatori ARIF), una serie di interventi aerei.
ASSOCIAZIONE IL GABBIANO - Altrettanto esemplare il lavoro dei volontari dell'Associazione di Protezione Civile Il Gabbiano (alcuni associati in foto). Quest'anno i nostri volontari (tutti in possesso di Attestato Corso di Formazione per "Addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze") sono intervenuti nello spegnimento di venti incendi boschivi, spesso in collaborazione con Corpo Forestale e Vigili Urbani, non solo sul territorio locale, ma anche in paesi limitrofi come Gioia del Colle e Mottola. I mezzi utilizzati durante le operazioni sono due pick-up dotati di modulo antincendio di proprietà dell'Associazione e un'autobotte comunale concessaci in comodato d'uso gratuito con giusta delibera di Giunta, utilizzata negli interventi locali. E' indispensabile ricordare che la maggior parte degli incendi boschivi ha origine colposa e dolosa: un numero ingente di questi, secondo le statistiche, deriva da pratiche agricole in quanto il fuoco, utilizzato frequentemente per bruciare le stoppie e distruggere residui vegetali provenienti da lavorazioni agricole, può sfuggire al controllo.