NOCI – Giunge al termine la quarta edizione di BarsentoArte 2020.
Nonostante l’incertezza e le difficoltà organizzative dovute all’emergenza COVID-19, la quarta edizione di BarsentoARTE si è chiusa con grande successo, lo scorso 23 agosto.
L’associazione Luminares, ideatrice dell’evento, conferma il proprio talento nel riuscire a fornire alla città di Noci, un prodotto di assoluta qualità e originalità. Infatti, le tematiche sociali più importanti che fanno da sfondo ogni anno all’evento, diventano universali e trasversali, grazie a ciascuno degli artisti chiamati ad esporre la propria arte. Simbolico il luogo scelto, Barsento . Talvolta considerato meramente scenico, si fa nell’ambito dell’evento, assolutamente rievocativo, diventa la radice, il punto di partenza della nostra cultura che si mescola con le altre, ma anche crocevia di emozioni, pensieri e suggestioni.
La terza ed ultima giornata del festival è terminata con il concerto dal titolo “Freedom of movement” degli artisti Jabel KANUTEH e Marco ZANOTTI. Jabel, suonatore di kora, è un griot, che nella cultura africana rappresenta un poeta e cantore, occupandosi di conservare e tramandare la tradizione orale degli avi, mentre Marco Zanotti è un musicista batterista. Il loro, come narrato durante la serata, è stato un rapporto- scoperta che ha permesso di coniugare la cultura di due mondi apparentemente lontani, espresse sotto un linguaggio che non conosce barriere e differenze come quello musicale.
Il progetto presentato agli uditori è stato un flusso di reciproco scambio, imprevedibile e riflessivo. Il griot ha raccontato la sua storia di migrante dalla sua terra natia, attraverso il deserto, fino alle prigioni libiche, ha sottolineato il valore delle radici famigliari, l’attaccamento alla figura materna lontana, l’amore ed il rispetto.
Il loro disco “Freedom of movement” pone lo sguardo sul concetto del movimento e sulla possibilità che quest’ultimo sia libero. Il diritto alla libertà di movimento è, infatti , sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ma non tutti gli esseri umani ne godono. Allora il loro messaggio chiaro è quello di auspicare ad una libertà di viaggio che non conosca confini, al di là dei motivi determinanti e a comprendere quanto sia importante godere di quel diritto, ora che i nostri movimenti sono, per motivi sanitari, limitati.
Al termine, il direttore artistico Vito Maria Laforgia ha voluto ringraziare tutti gli artisti che hanno partecipato ai tre giorni, il presidente dell’associazione Luminares, Pietro Intini, il direttore della comunicazione Sandro Maggi e l’amministrazione comunale, che sostiene questo progetto, dando appuntamento all'edizione 2021.