Nella ''bottega'' dell'artista Carlo Vicenti

NOCI (Bari) - Per la prima volta NOCI24.it entra nella ''bottega'' dell'artista Carlo Vicenti (in foto): un luogo di riparo, di sperimentazione e di ispirazione. Un mondo in cui materia e colore trovano infiniti accostamenti e suggestioni. Ed in punta di piedi siamo entrati nel mondo dell'artista nocese.

Entrare nel luogo di lavoro di un artista è sempre un'occasione unica ed irripetibile per condividere lo spazio e le forme della stessa creazione artistica così come essa si stratifica nel tempo. Ed infatti oggetti, quadri, piccole e preziose sculture si susseguono nella bottega di Vicenti e ne scandiscono le tappe della sua elaborazione e maturazione artistica. Vicenti lo si scopre attento elaboratore non solo delle forme materico-pittoriche, ma anche materico-scultoree: sezioni di tronchi di ulivo, calcare chiarissimo, lamine e fili di rame, vetro, legno, colori, tanti colori si presentano all'occhio osservatore che ne resta catturato. Qua e là collezioni pittoriche vecchie e nuove fanno capolino e testimoniano il crescente percorso artistico.

Le tematiche che maggiormente emergono nelle opere sono prevalentemente riconducibili alla dimensione del sacro: non mancano riferimenti a crocifissi o stilemi mariani. Ma l'intuizione artistica di Vicenti corre anche sui binari del simbolismo e dell'astrattismo nella sua declinazione pittorica e scultorea. E proprio la scultura sembra essere l'ultima frontiera della incessante sperimentazione artistica di Vicenti, accentuatasi maggiormente durante una recente convalescenza dopo un infortunio.

Nel 2013 Vicenti tornerà ad esporre le proprie opere: nel mese di maggio esporrà presso il Seminario regionale di Molfetta "Neumi", la collezione che ha come tema la notazione musicale gregoriana, e la stessa collezione sarà poi visibile nel mese di agosto presso il Santuario di Montevergine in provincia di Avellino. Presso la Fondazione Pino Pascali di Polignano a mare potrebbero trovare ospitalità in questo anno le collezioni "Terre invisibili" e le nuove collezioni scultoree.

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