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L'Agherbino pretende più rispetto: " La nostra non è la scuola dell'arte e mestiere"

10-24-preside_Luigi_AlbaneseNOCI (Bari) - Sono trascorsi pochi mesi dall'apertura del nuovo anno scolastico, per questo motivo continuiamo le nostre interviste all'interno dell'ambito educativo. A tal proposito abbiamo intervistato il Preside Luigi Albanese (in foto) dell'Istituto d'istruzione Secondaria Superiore "Agostino Agherbino". Scuola così intitolata per ricordare la figura dell'omonimo artigiano (ebanista), insegnante di disegno presso la stessa.

Si articola su due Sedi: a Putignano con gli indirizzi, meccanico, elettrico e grafico e a Noci, invece, con abbigliamento, moda, telecomunicazioni, turistico e commerciale. 

Preside, sono noti a tutti i tagli che purtroppo il Governo ha attuato al settore scuola. Quali disagi avete riscontrato?

I disagi sono notevoli perché abbiamo avuto una drastica riduzione del personale di segreteria e dei collaboratori scolastici, quindi, ne risente soprattutto il lavoro organizzativo, infatti, il personale deve sovraccaricarsi di un surplus di lavoro che non può essere retribuito, dato che non abbiamo i fondi per fare questo. Ne risente anche la pulizia. Noi, tuttavia, gli ambienti li teniamo puliti, come e più di prima, però stiamo avendo problemi, poiché qui a Noci abbiamo lavoratori socialmente utili che prestano servizio, i quali hanno un contratto diverso da quello dei collaboratori scolastici e quindi si nota questa discrasia. Bisogna raccordare il loro lavoro a quello degli altri operatori e pertanto stiamo provvedendo a riorganizzare tutto il servizio in un isti tuto complesso come il nostro.La sede di Noci occupa ben sette piani e i laboratori sono numerosi, pertanto abbiamo bisogno anche di assistenti tecnici che curano l'attività di laboratorio.

Siamo stati bravi perché con l'aiuto dei docenti e del personale ATA abbiamo riorganizzato tutto il servizio e quindi dopo il primo disagio, quello iniziale, che era normale, adesso siamo entrati a pieno regime e quindi quello che prima sembrava un grosso problema, ora, non lo è più. Ripeto questo si può fare laddove c'è personale che collabora, che è orientato a risolvere i problemi piuttosto che a presentarli ed io ho questa grandissima fortuna, l'Agherbino di Noci e di Putignano ha una grande risorsa nel personale docente e nel personale ATA. Quando si parla di un istituto si fa sempre riferimento al Preside, che è bravo, che sa coordinare, ma questo è parzialmente vero, perché se un dirigente scolastico non è poi assecondato nelle sue idee, nella sua progettualità, dal personale, da un collegio dei docenti collaborativo, da un consiglio d'Istituto che collabora, nulla si può fare, se rimane isolato. Pertanto, dopo il grosso disagio iniziale, ci siamo rimboccate le maniche perchè la scuola deve funzionare, essere pulita, gli ambienti devono continuare a essere decorosi perché accolgano un'utenza, in un particolare momento della loro età e, mi creda, laddove c'è un "classroom climate", c'è un clima favorevole, decoroso, pulito, l'attività didattica e di formazione si svolge in maniera molto più agevole.

Gli alunni da dove provengono maggiormente?

Abbiamo un bacino di utenza molto vasto, da Locorotondo, Mottola, Noicattaro, poiché non si pone il problema del trasporto.

Quanti iscritti si sono registrati quest'anno? Vi è stato un incremento?

Se si potesse tracciare un grafico, noi partiamo dal basso per quanto riguarda gli iscritti all'inizio dell'anno, perché, guardi, noi risentiamo soprattutto di un grosso pregiudizio che aleggia intorno agli istituti professionali e tecnici. Molti docenti di scuola media pensano che noi siamo ancora la scuola "dell'arte e mestiere" e invece non è proprio così. Questi educatori dovrebbero informarsi e aggiornarsi, perché loro indirizzano agli istituti professionali gli alunni meno preparati e orientati alla manualità. Non voglio essere ridondante, ma non è così. Perché noi abbiamo gli stessi programmi che si svolgono negli istituti secondari superiori, in più abbiamo l'attività di laboratorio. Questo pregiudizio condiziona un po' le iscrizioni, e di conseguenza anche le decisioni dei genitori.

Che cosa accade, quindi?

Che partiamo da un picco basso poi pian piano la curva si alza perché molti si rendono conto di non essere come dire orientati nel modo migliore, e tra settembre e i primi di ottobre il nostro numero d'iscritti aumenta a dismisura, tant'è che ci ritroviamo con classi abbastanza numerose. Quest'anno abbiamo raggiunto e superato il numero degli iscritti dello scorso. Questo non può che farci piacere, solo che se noi avessimo questa richiesta a febbraio potremmo organizzare meglio l'attività e il nostro organico. Non ci lamentiamo assolutamente, dato che non abbiamo perso iscrizioni. Se i genitori fossero un po' più attenti alle informazioni che danno i mezzi di comunicazione, quelli ufficiali, e più ascoltati e letti: la tv, il Corriere della Sera e la Repubblica, i quali hanno pubblicato tutta una serie di articoli nei mesi scorsi, in cui si descriveva l'attività degli istituti professionali e industriali e veniva detto a chiare lettere che sono gli unici che possono offrire la garanzia dell'inserimento nel mondo del lavoro e la possibilità di proseguire gli studi all'Università, solo se lo volessero, questo cambierebbe.

Durante l'anno quali progetti o manifestazioni ci saranno?

Abbiamo adottato sin da qualche anno fa, il POF (piano dell'offerta formativa) internazionalizzato. Io le posso dire con una punta di orgoglio che non c'è paese in Europa che non collabori con il nostro istituto. In pratica in ogni paese d'Europa abbiamo una scuola di riferimento. Nel mese di settembre ho guidato una delegazione di docenti in Argentina, il progetto è interamente finanziato dal MIUR, dalla direzione degli affari internazionali e, a questo, hanno partecipato cinque istituti: l'IPSIA Agherbino Noci-Putignano, l'I.S.S. Majorana di Bari, il liceo artistico di Monopoli, l'I. tecnico agrario di Alberobello Locorotondo, l'I. Aeronautico Carnaro di Brindisi. Sono molti anni che collaboro con la direzione degli affari internazionali del Miur, ho partecipato, e continuo a farlo, a numerosi convegni che realizzano. Mi hanno affidato questo incarico di guidare questa delegazione, siamo stati nella provincia di El Chaco, a nord est dell'Argentina, dove io ho presentato i docenti di questi istituti, per avviare un progetto di scambio e di corrispondenza telematica. Questa visita è durata otto giorni.

Qualche giorno fa, siamo stati in visita a un istituto, a Metzingen in Germania, con il quale collaboriamo in un progetto Comenius e in questo istituto abbiamo incontrato i nostri partner europei. In quest'anno scolastico stiamo collaborando con un istituto della moda di Parigi, molto importante, perché è un istituto per pochi, lavorano per Chanel, la famosa coccarda di Chanel, la garden, è prodotta lì, ed è un istituto solo per la moda. Le alunne sono selezionate in base alla media e sono ammesse in un numero molto limitato, tutti gli alunni di questo istituto, elitario, sono appena 250 e confluiscono da tutta la Francia. Pensi che l'anno scorso quindici alunne della moda di Noci, sono state in stage, frequentando i vari laboratori, per quattro giorni.

Collaboriamo anche, con un istituto di Berlino, di Helsinki, di Londra, di Timisoara in Romania e di Lisbona. Tutti questi partner, li abbiamo incontrati, il 14 e 15 ottobre a Metzingen, dove abbiamo avuto la riunione di progetto Comenius e in più l'istituto di Metzingen, festeggiava i 100 anni della sua nascita, e dunque lì abbiamo avuto modo di conoscere tanti altri colleghi che provenivano da ogni parte del mondo addirittura dallo Sri Lanka. Abbiamo progetti che ci legano a una scuola di Mosca, una di Sidney e l'altra di Melbourne in Australia e infine a una scuola Jang Zou, vicino a Shanghai in Cina. I Cinesi sono venuti due volte a visitare il nostro istituto e quindi c'è quest'attività di scambio, ripeto questa è la mobilità extraeuropea e poi c'è una mobilità all'interno dell'Europa, naturalmente ad alcune di queste mobilità partecipano anche oltre ai docenti anche gli alunni, infatti, stiamo tentando di organizzare per il prossimo anno una delegazione di alunni che vada in Argentina.

Quali problemi incontrate?

Il problema è solo quello dello scambio, perché molte delle nostre famiglie non sono abituate a ricevere alunni stranieri in casa, mentre questo è un fatto comune, usuale all'estero, qui da noi sono un po' restii, naturalmente se dovessimo organizzare questo scambio, sarà sia con l'Argentina, che con la Russia e l'Australia. Perché in Russia, nella scuola partner, si studia l'italiano come prima lingua straniera, in Australia si parla l'inglese, quindi sarebbero facilitati nella comunicazione i nostri alunni, naturalmente la scuola interverrà a coprire in parte la spesa del biglietto di viaggio. È una scuola molto attiva dal punto di vista della mobilità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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