NOCI - E’ di recente uscita il romanzo “La corsa”, scritto dalla nostra concittadina, l’avvocato Elisabetta Sabatelli e pubblicato da Santelli Edizioni, una delle più conosciute case editrici italiane. Si tratta di una storia d’amore originale, avvincente, incalzante, da leggere tutta d’un fiato. In attesa della presentazione organizzata dall’Uten, che si terrà a Noci il 15 ottobre, presso il Chiostro delle Clarisse alle ore 19:00, noi di Noci24 abbiamo voluto incontrare l’autrice, per porle direttamente qualche domanda in merito al romanzo.
Moglie, mamma e da 26 anni avvocato civilista: Elisabetta Sabatelli incarna perfettamente l’immagine della donna di oggi, che coltiva molteplici interessi e passioni parallelamente alla vita familiare e professionale e che sa sempre indossare un sorriso da regalare agli altri. Una delle passioni che molto probabilmente l’avvocato Sabatelli ha sempre avuto, ma a cui recentemente ha potuto dar voce appieno, è proprio quella per la scrittura. Quando le chiediamo come sia nata l’idea del libro, Elisabetta ci risponde prontamente: “Credo che il covid abbia un po’ sconvolto i bioritmi di tutti, e così è avvenuto anche per me. Nelle ore serali, aspettando che il sonno mi cogliesse, ho cominciato a scrivere questa storia che mi si era delineata nella mente. In corso di scrittura, la cosa mi ha appassionata sempre di più, e sono venute fuori un bel po’ di pagine. Ho mandato il tutto a diverse case editrici, finchè non mi è giunta una proposta di pubblicazione da parte della Santelli Edizioni, e ho subito accettato”. Se non tutti i mali vengono per nuocere, nel caso dell’avvocato Sabatelli, la pandemia l’ha aiutata a tirar fuori un lato di sé, un talento che aspettava solo l’occasione giusta per emergere.
Ma passiamo a conoscere i personaggi della nostra storia, senza tuttavia sbilanciarci troppo in merito alla trama, perché ai lettori non va giustamente tolto il piacere di inoltrarsi tra le pagine.
Sofia: bellissima, alta, magra, mora, con due grandi occhi scuri. Due occhi che incrociando quelli di Alessandro, scavano dal primo momento qualcosa di profondo nel cuore dell’uomo. Un fascino a cui non sa resistere, e forse, in un primo momento, cerca di sottrarsene, come spaventato da ciò che ancora non sa.
E poi c’è Stefano, un’oscura e misteriosa figura che ha fatto parte del passato di Sofia, che è entrato e poi uscito dalla sua vita come un fantasma.
Il messaggio cardine del libro? Quello sì, possiamo anticiparvelo con le stesse parole dell’autrice. Ci dice infatti Elisabetta: “Ho riflettuto sul modo in cui il covid, invece di renderci maggiormente consapevoli delle cose che veramente contano, ci abbia resi al contrario attaccati più saldamente al denaro e ai beni materiali. Sì, proprio quel denaro che il sommo poeta Dante Alighieri definiva (a ragion veduta) “Lo sterco del diavolo”. Pur di accumulare potere, denaro e tutto ciò che è materialità, la gente è spesso disposta lacerare i rapporti umani. Il denaro può esserci portato via in qualsiasi momento e per le più disparate ragioni, ma quello che è duraturo, quello che realmente conta è l’amore in tutte le sue declinazioni. Amore per il partner, per i figli, per gli amici, per la fede. Insomma, quello che conta è amare in maniera sincera e pulita, senza che il denaro e gli interessi materiali vadano ad “inquinare” quell’amore”.
La trama del romanzo, per la sua originalità, per l’impatto emozionale e per il ritmo incalzante si presterebbe benissimo a un adattamento cinematografico. Ma cosa ne pensa l’autrice?
“Di certo vedere il mio romanzo diventare un film sarebbe un sogno per me! Magari chissà, le produzioni in streaming sarebbero l’ideale. Se qualcuno affascinato dalla storia e soprattutto disponibile a investire nel progetto dovesse contattarmi, anch’io gli offrirei senza ombra di dubbio la mia completa disponibilità. Sarebbe magnifico affidarlo per quanto concerne la regia a Federico Moccia, e per quanto riguarda gli attori, vedrei perfettamente Stefania Rocca nel ruolo della protagonista Sofia, Alessandro Gassman in quello dell’ombroso Stefano e George Clooney in quello di Alessandro. La colonna sonora la immaginerei curata dai Tiromancino, un gruppo che amo molto, anche se nel libro è riportato testualmente il testo di “Ti amo”, intramontabile canzone di Umberto Tozzi che i protagonisti cantano assieme”. E con Elisabetta, anche noi confidiamo di poter vedere presto queste pagine proiettate sullo schermo. Nell’attesa però, il lettore può lasciarsi travolgere dalle emozioni di cui il romanzo è pregno, e siamo pronti a scommettere che a fine lettura, sarà già maturata una diversa visione dell’amore e delle cose che contano.