NOCI (Bari) - Puntualmente ad ogni festa patronale appaiono carovane intere di ragazzi perlopiù di colore con bustoni pieni di roba apparentemente all'ultimo richiamo in termini di marca e pronti ad esporre in qualsiasi luogo e su teli bianchi la propria mercanzia. Sia a San Rocco sia alla festa appena trascorsa dei SS Medici e della Madonna del Rosario la scena si è ripetuta. E in pieno centro, in via Aldo Moro.
Ebbene la carovana di venditori ha potuto esporre e vendere i propri prodotti sui marciapiedi della principale via Aldo Moro senza essere minimamente preoccupati di occupare abusivamente un luogo pubblico e vendere merce contraffatta. Merce molto apprezzata dal pubblico passante a vedere le numerose trattative effettuate. Trattative a nero, senza l'emissione di alcuno scontrino. Quel che colpisce è che gli ambulanti regolari, i quali hanno pagato il suolo pubblico ed ottenuto un posto regolare per la festa, sono stati relegati su via Siciliani, mentre i più intraprendenti e spregiudicati ragazzi coi bustoni celesti hanno pututo presidiare una via principale ed avvantaggiarsi nelle vendite.
Il problema non è di poco conto e va al più presto affrontato. Da una parte c'è da stigmatizzare in negativo senza "buonismi o perbenismi" la spavalderia di occupare illegalmente un luogo pubblico e quindi sarebbe auspicabile che la polizia locale vigilasse nel sanzionare tali situazioni. Connesso c'è il fenomeno delle vendite a nero di prodotti contraffatti: in un periodo di crisi, a maggior ragione, si dovrebbe tutelare il comportamento del venditore corretto che paga le tasse e vende un prodotto non contraffatto. Anche perchè avvallare l'acquisto di prodotti contraffatti significa dare poca possibilità ai marchi di restare sul mercato legale e compromettere sul lungo periodo anche la stabilità dei posti di lavoro. Su questo versante dovrebbero essere gli acquirenti a fare la propria parte premiando gli ambulanti virtuosi e smettendo di foraggiare il mercato nero della contraffazione immaginando di fare "affari" acquistando improbabili prodotti costosi... a poco prezzo.
Il fenomeno è molto complesso e si ripete in tutte le feste patronali e/o sagre del territorio. I ragazzi si spostano. E' il loro lavoro. E dietro di sicuro c'è una organizzazione che garantisce l'arrivo dei prodotti contraffatti. Loro sono la manovalanza. Forse tanti sono irregolari: ma chi controlla? E' davvero inevitabile questo spettacolo? Possibile che le autorità locali non siano in grado di controllare e regolamentare questo fenomeno? Possibile che la gente sia attratta dal prezzo basso di un prodotto contraffatto di una grande marca e venduto a nero? Così davvero si supererà la crisi: facendo "finta" di indossare o calzare prodotti contraffatti visto che gli originali è sempre più difficile permetterseli? Le domande che sorgono in testa sono tante e si intrecciano: sullo sfondo l'immagine di via Aldo Moro in balia di ambulanti irregolari, merce contraffatta e gente interessata agli acquisti durante la festa dei SS Medici.