NOCI - A seguito di alcune polemiche scaturite sui Social Network circa la presunta condizione di degrado in cui verserebbe il Centro Storico di Noci, è intervenuto l’Assessore al Decoro Urbano Natale Conforti.
Non è mia abitudine intervenire nelle polemiche, soprattutto quando risultano prive di fondamento e in contrasto con ogni forma di logica. Nelle scorse settimane abbiamo registrato una importante presenza di turisti e visitatori; le nostre strutture ricettive registrano il tutto esaurito fino alla fine di settembre e anche oltre; chi da fuori ha scelto Noci come meta o tappa del suo viaggio, riporta di averne ricevuto un’impressione molto positiva, sia dal punto di vista dell’accoglienza che del decoro; alcuni hanno paragonato il nostro Centro Storico ad un “salotto”.
Capisco che essere contro l’Amministrazione Comunale possa essere pratica diffusa tra quanti non trovino convergenze tra le proprie esigenze personali e le decisioni che vengono prese per l’interesse collettivo, ma è bene chiarire alcuni aspetti.
Prima di tutto va ribadito che l’Amministrazione Comunale predispone periodicamente e con regolarità sia interventi di disinfestazione e disinfezione che di pulizia delle strade, anche nel Centro Storico. Tuttavia ciò spesso non è accompagnato da comportamenti virtuosi, da parte soprattutto di noi nocesi: le acque residue sporche delle pulizie degli ambienti interni continuano ad essere riversate all’esterno; molti proprietari di animali da affezione continuano a non ripulire gli escrementi; si continuano a gettare cartacce, cicche di sigarette ed ogni tipo di rifiuto per terra, nei vasi e nelle aiuole; ad imbrattare muri; a percorrere in auto le vie del centro in assenza di una reale esigenza. A ciò si aggiunga la scarsa, quando non assente, manutenzione degli immobili privati.
Va bene chiedere conto all’Amministrazione dello “schifo” in cui verserebbero le nostre strade (peraltro tutto da dimostrare), ma permettetemi anche di chiedere conto del perché questi comportamenti incivili continuino a verificarsi.
Permettetemi di chiedere conto del perché solo in pochi hanno fatto richiesta del cosiddetto “Bonus facciate”, introdotto dalla legge di bilancio 2020, che consente di ottenere detrazioni di imposta pari al 90% delle spese documentate, sostenute negli anni 2020 e 2021, per interventi finalizzati al recupero o al restauro delle facciate esterne degli edifici esistenti?
Permettetemi di chiedere conto del perché solo in pochi hanno fatto richiesta del cosiddetto “Superbonus”, agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici o di installazione di impianti fotovoltaici?
Si tratta di occasioni importanti per poter intervenire sugli immobili privati contribuendo anche a migliorare il decoro degli spazi pubblici. E invito caldamente quanti non si fossero ancora adoperati, a lasciar correre le polemiche sterili di chi parla senza conoscere, e ad approfittare di queste misure per mettere finalmente mano a quelle facciate, soprattutto nel nostro Centro Storico, che necessitano da tempo di interventi di recupero.
La ripresa economica della nostra comunità passa anche per l’immagine che siamo in grado di dare della nostra città. E questo aspetto richiede l’impegno di tutti, Amministrazione e cittadini.
Un appello particolare lo rivolgo alle famiglie: abbiamo contezza del fatto che gruppi di ragazzini siano tra i principali artefici di atti di vandalismo su beni pubblici e privati; ai ragazzi va inculcato il senso del rispetto per i beni comuni o altrui, il principio di tutela e conservazione della bellezza e soprattutto che certe “bravate” non rendono alcun merito a chi le compie.