LETTERE AL GIORNALE - In una nota stampa l'avvocato e saggista storico, Josè Mottola, riflettendo su quanto accaduto nelle scorse settimane alla senatrice Liliana Segre propone all'amministrazione comunale di Noci di concederLe la cittadinanza onoraria.
Noci conceda la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre
L'on. Emanuele Fiano, figlio di Nedo sopravvissuto ad Auschwitz, riferendosi alla foto della senatrice Liliana Segre in giro per Milano con due carabinieri di scorta, ha detto: «Non voglio che papà in questo momento veda quell’immagine». Sembra che la senatrice Segre sia l'unica superstite della Shoah bisognosa di una scorta solo perché tale ovvero ebrea: o "sionista", come molti dicono per stigmatizzare pudicamente l'ebraismo con un termine riferito non direttamente ad esso ma (indirettamente) all'esistenza dello Stato di Israele, così affermando anche in Italia l'equazione antisemitismo-antisionismo, sia a destra che nella sinistra estrema. All’estero serpeggiano incredulità e sbigottimento per la scorta armata assegnata alla senatrice Segre colpita da valanghe di insulti e minacce.
Questo genere di insulto e minaccia è stato sdoganato, senza più vergogna o copertura con l'anonimato: il web ospita ormai una cloaca in cui operano impunemente turbe di facinorosi, anche grazie al lassismo giudiziario che assolve autori di espressioni irripetibili. Ma è incredibile che l'aggressione avvenga contro una donna novantenne, espulsa da bambina dalla scuola dopo le leggi razziali fasciste del 1938 perché ebrea e deportata a 14 anni nel lager di Auschwitz, dove ha vissuto sofferenze inenarrabili.
Dobbiamo dimostrare al mondo che in Italia ci sono anche persone perbene, capaci di indignarsi di fronte a comportamenti razzisti. Comportamenti non adeguatamente contrastati, neppure dai parecchi Senatori della Repubblica rimasti irriverentemente assisi sui loro scranni al cospetto non di un'esponente di questo o quello schieramento politico, ma al cospetto di una loro collega novantenne vittima e testimone della più feroce forma di abominio mai verificatasi: la Shoah è un unicum nella storia umana, ma minimizzata da altri esponenti delle istituzioni, quali il sindaco romagnolo che ha rifiutato il contributo del Comune per un viaggio di due giovani ad Auschwitz sul Treno della Memoria, sul presupposto che occorre fare anche altri viaggi della memoria, e il sindaco abruzzese che non ritiene opportuna una cittadinanza onoraria per la senatrice Segre per mancanza di preesistenti legami.
Seguendo invece l'esempio di Comuni come quelli di Varese, Ferrara, Matera ed altri, l'amministrazione comunale di Noci ben potrebbe dimostrare di rappresentare una comunità civile e solidale, se decidesse di concedere la cittadinanza onoraria a Liliana Segre.
José Mottola, avvocato e saggista storico