TRANI (Bat) - Tre giorni al Cala Ponte Triweek 2019, l'evento di sport, cultura e sociale organizzato dall'Otrè Triathlon Team ed entrato di diritto, quest'anno, nei 5 eventi principali sportivi di Puglia, secondo la Regione, insieme, ad esempio, al Red Bull Cliff Diving.
Un riconoscimento importante all'organizzazione appassionata e disinteressata del gruppo di Giacomo Fusillo e co., che quest'anno però ci regala un'altra grande emozione, anche nel pre-gara.
Si chiama TriChance, è "nato" ufficialmente a gennaio 2019 ed è un progetto che porterà due detenuti della Casa Circondariale di Trani a gareggiare a staffetta nel triathlon olimpico di domenica 19 maggio, a Cala Ponte. Non solo: grazie alla collaborazione con l'ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Bat Giovani, i detenuti potranno avere in futuro uno spazio in carcere, adibito a palestra.
TriChance (in foto a dx parte dei promotori e collaboratori -©Fitri.it) nasce da un'idea di Domenico Lippolis, del team OTT e Linda Cavallo, della Comunicazione del Cala Ponte, legata alla conoscenza con una operatrice del Carcere di Trani, Luciana Delle Donne di "Made in Carcere", responsabile di laboratori creativi per i detenuti.
L'idea di far produrre loro delle medaglie originali e dal forte valore simbolico, per premiare i partecipanti dell'atteso evento di Polignano, si trasforma ben presto in sfida sportiva: perché non far vivere anche a questi ragazzi l'entusiasmante esperienza del Cala Ponte?
Trasformare l'idea in realtà non è di certo cosa semplice: il direttore della Casa Circondariale di Trani, dott. Giuseppe Altomare, di primo acchito dice sì, ma la burocrazia e la situazione comunque delicata dei destinatari del progetto rende il tutto più complicato.
Dopo mesi di attesa, però, arriva la notizia più attesa: il progetto TriChance può partire!
Promosso da Otrè Triathlon Team, con la collaborazione del Team All Tri Sport, il supporto della Fitri, Ance Giovani Bat, To Do Tri, Magnetic Days, Made in Carcere e Studio Sport s.a.s, TriChance muove i primi passi tra una tiepida accoglienza, in carcere, che si trasforma ben presto in entusiasmo condiviso.
Gli aspiranti triatleti da 3 diventano 11, compresa una donna della sezione femminile di Trani.
Gli allenamenti settimanali negli spazi "liberi" del carcere, seguiti dagli istruttori FITRI della All Tri Sport di Barletta e supervisionati da Michele Insalata della società nocese, coinvolgono sempre più i protagonisti: "Sto dimagrendo", "Mi sento meglio", "È il primo passo per sentirsi liberi"."All'inizio ci hanno accolti con diffidenza" racconta Domenico Lippolis, colonna portante dell'Otrè Triathlon Team. "Non è semplice, per chi vive 24 ore su 24 lì dentro, dare fiducia a persone esterne e che non conoscono.
Quando hanno cominciato a vedere che ci credevamo davvero e che tutte le settimane eravamo lì, hanno cominciato a farsi coinvolgere anche loro e a porsi degli obiettivi. Un'esperienza bellissima anche per noi: conoscerli, ascoltare le loro storie...
Sono persone che hanno sbagliato, con certezza o meno, ma sono pur sempre persone e lo sport ha dimostrato ancora una volta di poter dare una mano a cambiare in positivo".
E ora, a una settimana dal Grande Giorno, il TriChance potrà tagliare il suo primo traguardo.
L'Organo di Sorveglianza della Casa Circondariale, alla fine, ha dato la possibilità solamente a 2 detenuti di gareggiare: l'unica ragazza del gruppo, che ad agosto avrò scontato la sua pena e tornerà a essere libera e un ragazzo.Lei percorrerà i 40km in bici, preparati in carcere grazie a un super tecnologico rullo bici, fornito da Magnetic Days; lui, terminata la frazione della compagna, si involerà, invece, nella 10km di corsa. E il nuoto? La prima frazione in acqua, impossibile da preparare in carcere (almeno per ora) sarà ricoperta da una ex triatleta d'eccezione, ora noto personaggio radiofonico e trainer: stiamo parlando di Elena Casiraghi, gentilmente prestatasi a questa bellissima impresa, che la vedrà nuotare, per 1,5 km, nelle acque del porto di Cala Ponte.
"Sappiamo benissimo che, dati gli spazi e le possibilità, sarà difficile portare a termine il percorso, soprattutto data la pressione della gara, ma crediamo molto nei ragazzi. Sarà comunque bellissimo averli con noi"
E il TriChance non finirà di certo domenica: grazie alla collaborazione con l'ANCE, infatti, sarà a breve portato a termine il progetto di uno spazio adibito a palestra per i detenuti di Trani.
Ed è solo l'inizio; i primi passi di una nuova sfida della Otrè Triathlon Team per l'aggregazione e la diffusione dello sport come disciplina sana, positiva e salvifica.
VIDEO RACCONTO DI REPUBBLICA.IT