NOCI - Le giovanissime Ambra e Gaia, due alunne dell’Istituto comprensivo Gallo-Positano che hanno conseguito quest’anno la licenza media, sono state selezionate come componenti della giuria nell’ambito del prestigioso Giffoni Film Festival. Noi di NOCI24, previa consenso delle stesse ragazze e dei loro genitori, abbiamo voluto intervistarle per farci raccontare cosa abbia significato per loro questa incredibile e adrenalinica esperienza.
Le insegnanti di lettere avevano proposto alle proprie classi terze la partecipazione al Giffoni, cercando di individuare gli alunni realmente motivati e disposti a trascorrere un po’ di giorni lontano da casa. E’ stato predisposto il sorteggio (avvenuto) ma dal momento che si erano proposte solo due alunne di due classi differenti, il signor Montefusco, che cura la rassegna cinema della scuola ormai da anni, ha dato la possibilità a entrambe di partecipare. Ambra e Gaia hanno così preparato le valigie e dal 19 al 30 luglio (il festival si è protratto dal 20 al 29) sono state ospiti di una famiglia di Giffoni Valle Piana. Lasciamo però che siano direttamente Ambra e Gaia a raccontarci questa esperienza che sicuramente non dimenticheranno
Ragazze, partiamo dal momento immediatamente successivo alla proposta delle vostre prof. E’ scattato un “sì” immediato oppure, essendo inizialmente titubanti, avete avuto bisogno di rifletterci un po’?
AMBRA: “Dopo la proposta della mia professoressa non è scattato subito un "sì", ci ho pensato bene ma alla fine ho deciso di accettare: ero sicura che sarebbe stata un' opportunità per conoscere meglio il mondo del cinema e che sicuramente avrei imparato e mi sarei divertita tanto”.
GAIA “Ricordo che era una giornata tranquilla quando la mia professoressa di italiano ha proposto l’esperienza del Giffoni, ero entusiasta all’idea di aver l’occasione di poter incontrare attori, registi ecc. quindi il sì alla proposta non ha esitato. I giorni passavano e così anche i mesi ma l’adrenalina e l’emozione che avevo non mi hanno mai abbandonata".
La sera prima della partenza eravate emozionate? L’idea restare per 10 giorni fuori casa vi entusiasmava oppure vi spaventava un po’?
AMBRA: “La sera prima della partenza ero molto emozionata, ma non mi spaventava l'idea di restare lontana da casa per 10 giorni anzi ero entusiasta di conoscere nuovi ambienti e persone”.
GAIA: “Non sono mai stata spaventata all’idea di passare 10 giorni in casa di persone che non conoscevo, anzi ero felice di conoscere nuove cose, vivere in una casa diversa da quella in cui sono cresciuta e soprattuto vivere con una nuova famiglia”.
Vi siete trovate a vostro agio presso la famiglia che vi ha ospitate? Continuerete a tenervi in contatto?
AMBRA: “Mi sono trovata benissimo con la famiglia che mi ha ospitata, sono stati davvero gentili e disponibili. Con Rita, la figlia maggiore della mia età con cui ho "vissuto" il festival, ho stretto una grande amicizia e ci teniamo ancora in contatto”.
GAIA: “Il primo giorno mi hanno accolto come se fossi una loro figlia mancata, mi hanno realmente fatto sentire a casa. Ci siamo affezionati tanto nel corso di soli 10 giorni, ormai ero parte della famiglia, da 4 componenti ora erano in 5. Giorgia è stata una tra le persone che più mi ha fatto sentire parte del circolo familiare, lei è la mia “sorella” ospitante, nonché mia coetanea, che mi accompagnava ad ogni nuova avventista, ed ora amica a distanza".
Veniamo ora alla parte che maggiormente interesserà i nostri lettori. Raccontateci con parole vostre cosa ha significato per voi l’esperienza del Giffoni. Tutte le emozioni provate; se avete avvertito un certo senso di responsabilità in qualità di giurate; i criteri che avete adottato per adempiere al vostro compito; le nuove amicizie che avete fatto e gli attori o registi che avete avuto modo di conoscere dal vivo.
AMBRA: “Per me questa esperienza è stata indescrivibile, ho provato le sensazioni di felicità, divertimento, curiosità e stupore tutte insieme. Ho sentito abbastanza responsabilità nel votare i film, ho considerato tutto: il tema, le storie dei personaggi, gli ambienti, anche semplicemente le sceneggiature o i giochi di luce. Devo dire, però, che ogni film mi ha trasmesso valori fondamentali e mi ha dato la possibilità di riflettere tematiche importi. Quest'esperienza è stata davvero bella anche perché ho avuto modo fare nuove amicizie, infatti ho partecipato ad ogni attività insieme a Rita, Gaia e altre due ragazze con cui ho stretto un legame davvero forte e con cui ho avuto modo di confrontarmi e divertirmi. Questo festival mi ha permesso soprattutto di incontrare attori e registi che mai avrei pensato di conoscere dal vivo. Tra gli incontri che ricordo meglio ci sono quello con Claudio Bisio, Sara Ciocca, Pilar Fogliati ma tutti hanno saputo trasmettermi la loro passione e cosa vuol dire lavorare nel mondo del cinema”.
GAIA: “Penso che il Giffoni sia un’esperienza che mi ha fatto crescere, ogni giorno ascoltavo storie nuove, diverse ma in ognuna di essere riuscivo ad entrare è viverle. Il Giffoni non ti fa vivere solo una vita, ma tante diverse, il che è una cosa che concretamente è impossibile, ma questa avventura è riuscita a realizzare infattibile. Una volta che metti piede in quel mondo fantastico diventi automaticamente un “giffoner”, questo appellativo diventa una parte di te, non solo per quei giorni vissuti lì, ma per sempre, e ora quando mi chiederanno di descrivermi oltre a dire le solite cose :”sono una ragazza, ho 14…” dirò anche “sono una giffoner”. Il Giffoni dà uno posto nel mondo a chi non ne ha ancora trovato uno. Le amicizie hanno aiutato a vivere al meglio questa esperienza, le risate insieme, le battute, il discutere sui film ecc. Anche gli attori e registi sono stati parte fondamentale del vissuto, le loro storie, i loro film, il modo in cui interpretano i diversi personaggi. A seguito di tutti i film in concorso ci hanno fatto votare tramite telefono, il che ci ha fatto sentire grandi in un certo senso, noi eravamo i giudici, noi avevamo la possibilità di esprimere un nostro parere”.
Per quali ragioni consigliereste questa esperienza ai vostri coetanei e alle vostre coetanee?
AMBRA: “Consiglierei questa esperienza a tutti i miei coetanei dato che anche quando finisce il festival ti senti ancora parte di un grande gruppo di seimila ragazzi, un po' come una famiglia. Una frase che mi rimarrà sempre impressa è "Ricorderò per sempre questo posto perché qui ho imparato ad amare le persone di diversa cultura prima che mi fosse stato insegnato ad odiarle".
GAIA: “Penso che se si ha la possibilità di vivere codesta esperienza, si debba fare e non bloccarci alle paure che ci tartassano la mente, magari quella di non trovare amici, oppure quella di non trovarsi bene in famiglia, sono del parere che ogni momento bisogna viverlo come se fosse l’ultimo, può sembrare una banalità ma è proprio così. La vita a differenza del detto “la vita è solo una” penso che essa sia ogni giorno e che bisogna solo imparare a viverla al meglio".
Sognate un futuro in campo cinematografico un giorno? Se si a che titolo? Attrici, sceneggiatrice o registe?
AMBRA: “Dopo questa esperienza ho capito che mi affascina molto questo campo ma non so se farò di questo interesse una carriera”.
GAIA: “Personalmente penso che ognuno di noi nel suo piccolo abbia il desiderio di diventare un attore o regista e questa è l’esperienza giusta per capire ciò che si vuole veramente”.