La scuola fa miracoli: le minoranze ottengono l'approvazione di una delibera che impegna Sindaco e Giunta a difendere la scuola pubblica nelle sedi istituzionali.
NOCI - Lunedì scorso il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno sulla Riforma Gelmini proposto dal consigliere Nisi (PD) e sottoscritto dall'intera minoranza che impegna Sindaco e Giunta a rafforzare il ruolo della scuola pubblica nocese. La proposta nasceva quattro mesi fa dal capogruppo PD, Domenico Nisi, il quale aveva depositato domanda formale di discussione presso la presidenza del Consiglio comunale. Negli stessi giorni il comune di Bari aveva svolto un consiglio monotematico sulla scuola bacchettando la "Riforma Gelmini" e il consiglio regionale pugliese a novembre approvava, senza l'apporto delle minoranze, un punto in forte contrasto con le politiche scolastiche del Governo Berlusconi.
L'iter nocese di questo provvedimento, però, non è stato dei più spediti. Qualcuno ci ha visto anche qualche non troppo larvata forma di ostruzionismo politico. E così dopo alcuni rinvii nelle sedute di novembre e dicembre il provvedimento sembrava essere stato dimenticato dal presidente Notarnicola, il quale ha dovuto far ricorso ad una notifica straordinaria per aggiungere come 14° questo punto all'o.d.g. del Consiglio del 16 febbraio. Immediata è stata la battaglia in aula della minoranza pronta a chiedere l'istantaneo anticipo del 14° punto al 1° posto nel calendario dei lavori.
Ampia apertura da parte della maggioranza che ha scelto di anticiparne la trattazione onorando impegni presi in precedenza con il consigliere Nisi che lancia subito la provocazione ribadendo che il punto andava dibattuto in precedenti consigli comunali. Il capogruppo PD poi riesamina la situazione delle scuole nocesi, sostiene il ruolo della categoria degli insegnanti e propone un'analisi sulla ricaduta negativa che tale provvedimento (contrazione della spesa per l'istruzione pubblica, rimodulazione dei curricoli, scarso impegno per la stabilizzazione dei docenti, abbandono del modulo e ritorno al maestro unico, spacciato per prevalente) potrà avere sulle generazioni future.
Si accoda il consigliere socialista Tinelli chiedendo chiarimenti sulla situazione delle infrastrutture scolastiche presenti sul territorio nocese e proponendo di verificare se è possibile un abbassamento dei canoni d'affitto delle scuole cittadine. Amarcord del consigliere Rinaldi che riporta in consiglio la sua esperienza d'alunno dichiarando espressamente di essersi trovato bene con un unico insegnante. Terminata la discussione viene richiesta e concessa una pausa tecnica da parte del presidente Notarnicola di 5 minuti, probabilmente per concordare la votazione.
Rientrati in aula l'ass. Morea interviene nel dibattito e da ex insegnante difende la riforma Gelmini. Il consiglio approva il punto ma "si riserva di salvaguardare il benessere comune", puntualizza il Sindaco Liuzzi. Perché la puntualizzazione? Beh, leggendo l'o.d.g. scopriamo gli impegni delegati a Sindaco e Giunta dal consiglio:
IL CONSIGLIO COMUNALE DI NOCI (BA)
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
• a proseguire nel suo impegno per assicurare ed estendere il tempo pieno nelle scuole comunali e statali;
• a garantire, per quanto di sua competenza, il supporto al diritto allo studio
• a migliorare, per quanto di sua competenza, la qualità degli ambienti di studio;
• a promuovere e garantire la piena integrazione scolastica di bambine e bambini, di ragazze e ragazzi, indipendentemente dalla loro nazionalità o cultura;
• a potenziare tutti servizi di supporto in qualità e quantità (trasporto alunni; refezione scolastica; interventi a favore degli alunni diversamente abili);
• a manifestare, mediante invio del presente O.d.G. al Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, alla Sig.ra Ministro dell'Istruzione, ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari di Camera e Senato, la condivisione e la solidarietà concreta con il mondo della Scuola ed il conseguente impegno a non soggiacere ad alcuna forma coercitiva di indebolimento del sistema scolastico pubblico presente nel proprio territorio.
Noci, quindi, protesta debolmente, ma protesta contro ogni logica di impoverimento formativo sul territorio e lo fa senza pregiudizi ideologici. E le minoranze si appuntano sul bavero questo ok sulla loro proposta di delibera...in nome della scuola.