NOCI (Bari) - Primo comizio ufficiale in Piazza Garibaldi ieri sera da parte del candidato sindaco Domenico Nisi, a distanza di una settimana dal primo turno di votazioni per il rinnovo delle cariche politiche al consiglio comunale di Noci. Primo comizio anche in vista del turno di ballottaggio di domenica 24 giugno, che vedrà il candidato della coalizione Noci Nisi 2018 scontrarsi con Piero Liuzzi, rappresentate della coalizione di centrodestra Insieme Noci 2018.
Dopo aver ringraziato quanti lo hanno supportato la scorsa domenica 10 giugno nelle urne, e dopo aver ringraziato anche tutti i candidati alla carica di consigliere, i consiglieri già eletti “per anzianità” Fabrizio Notarnicola e Giuseppe Curci (PD), Nisi è quindi venuto al dunque per esprimere la sua lontananza dai recenti modi di fare del competitor e per chiarire alcune posizioni sugli eventuali apparentamenti bisbigliati in questi giorni. “Dopo cinque anni” esordisce, “mi ritrovo a dover fare lo stesso comizio. Cinque anni fa dovevo spiegare cosa fosse il turno di ballottaggio. Mi ritrovavo a convincere i cittadini a votare me nonostante ci si chiedeva "Domenico Nisi, che lo votiamo a fare?". Ci si chiedeva a cosa servisse viste le previsioni dell’anatra zoppa, ci si chiedeva a cosa servisse un sindaco senza numeri in consiglio. Questa volta questa mi ritrovo a spiegare l’importanza del ballotaggio, forte però che l’anatra zoppa non ritornerà”.
“La coalizione avversaria sta studiando qualsiasi cosa pur di non farmi votare: mi si vuole portare ad un livello di discussione che non mi appartiene: delegittimare l'avversario non aiuta a fare politica. Il mio competitore ha pubblicato un volantino in cui si dice: è ora di dire basta. Dall’accusa di sciatteria si è passati alla parola “scialbo”. Si dice che io starei facendo accordi sottobanco. Sfido i candidati della coalizione Insieme Noci a dichiarare che non hanno fatto telefonate per chiedere il consenso su di sè! Si dice che possiamo assistere ad un cambio di frontee: ma io mi chiedo, il cittadino ha o non ha il diritto di scegliere il proprio sindaco? Un Senatore, la parola democrazia dovrebbe conoscerla.
Mi si accreditano apparentamenti sottobanco e tutto ciò non è assolutamente vero: credo sia legittimo che io possa pubblicamente chiedere ad un elettore che non ha dato a me il consenso lo scorso 10 giugno di poterlo fare a questo turno. È vero, ho fatto una telefonata a Claudia Gentile. Volevo capire se ci fossero le condizioni per un’intesa: lo abbiamo fatto alla luce del sole, in un tavolino, in un bar e difronte a tutti. Non ci sono state sintesi; non ci sono state le condizioni e di conseguenza non ci sarà apparentamento. Con l'altra coalizione non ho parlato proprio. Combatteremo sotto il profilo delle proposte programmatiche. Io ho camminato lungo il paese in questi cinque anni, non l'ho guardato dall'alto.
Invito chi ha collaborato con me in questi cinque anni (ndr attuali sostenitori di Liuzzi prima protagonisti dell’anatra zoppe) a dichiarare se mi sono sbagliato io a condividere progetti che abbiamo realizzato insieme o se è stata tutta una presa in giro. Come fanno a lasciare al loro candidato sindaco la possibilità di offendermi? Siamo stati lì, abbiamo condiviso responsabilità amministrative. Perché non hanno detto prima che abbiamo lavorato male? Devono parlare loro non il portavoce. Chiedo di smentire queste menzogne. Prima per loro ero interlocutore affidabile, ora sono addirittura scialbo.
Forse finalmente mercoledì avrò la possibilità di confrontarmi con Liuzzi perché fino a questo momento, diciamocelo, è scappato. Si dice che io abbia bisogno di fare il sindaco perché sono disoccupato. Ho un lavoro e per rispetto all’azienda mi sono messo in aspettativa non retribuita. Queste due o tre persone che raccontano tali fesserie, non sono più degne del mio saluto. Questa è la logica di chiedere voto da parte di chi vede la città dall'alto in basso. Non si costruisce una città giardino calpestando voi, che siete gli alberi vitali. Oggi io ho il diritto di chiedere a tutti coloro i quali si sono impegnati in altre liste che non sono arrivate al ballottaggio di chiedere il voto. È corretto secondo voi tenerli fuori dai giochi? Chi ha collaborato con me e ora sta con Liuzzi sa che ha collaborato nel massimo rispetto di tutto e di tutti. Il futuro di Piero Liuzzi è un passato che abbiamo già visto".