NOCI (Bari) - "Rivivere oggi per non perdere il passato", questo il tema del convegno che lo scorso weekend è stato utilizzato dall'Associazione Terre delle Noci per festeggiare i primi cinque anni di attività. E per festeggiare è stato invitato Dario Stefàno, l'Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia.
A presenziare questo convegno in attesa dell'arrivo dell'ospite e soprattutto nella data precisa in cui cadeva lo scadere dei cinque anni di attività (15 febbraio 2008- 16 febbraio 2013), il Presidente dell'Associazione Architetto Francesco Tinelli e il moderatore Beppe Novembre, nonchè nostro Direttore Responsabile. Procedendo ad una breve, ma precisa, descrizione di tutte le attività svolte nell'arco dei cinque anni, il Presidente ha così esordito: "Originariamente l'associazione non aveva assunto la denominazione che tutt'ora viene riconosciuta; "associazione per le masserie" si pensava, ma subito dopo si prese in considerazione il nome Terre delle Noci. L'obiettivo, nonostante tutto, è rimasto il medesimo: ciò a cui abbiamo sempre puntato, e puntiamo tutt'ora, è la valorizzazione del nostro territorio, la denuncia dello stato di abbandono e la documentazione delle bellezze esistenti: jazzi, cisterne, trulli, grotte, muretti a secco, chiesette, etc."
Il percorso descritto dal Presidente ha però portato ad una serie di considerazioni. L'esplorazione, la conoscenza del territorio, le numerose attività svolte sul campo, hanno portato l'Associazione ad una consapevolezza: la necessità e l'urgenza di intervenire immediatamente su numerosi beni architettonici ormai in fase di abbandono. "
Non possiamo rimanere insensibili difronte ad un simile scempio" ha commentato Tinelli. "
Bisogna intevenire. Noi abbiamo fatto del nostro, abbiamo organizzato visite naturalistiche, gare di duathlon sul territorio, concorsi fotografici come sistema di documentazione, organizzazione di un possibile museo della civiltà contadina, mappatura del territorio con le famose 7 tavole (foto a lato), etc." Ora bisogna che ad intervenire siano le istituzioni preposte.
E ad intervenire per rispondere ad una simile richiesta è stato l'Assessore Regionale Dario Stefàno che difronte a questa tipologia di richiesta non si è dimostrato, ovviamente, insensibile: "Prima ancora di investire in agricoltura" ha esordito "bisognerebbe investire in agriCUltura. In Puglia abbiamo capito che riscoprire il valore identitario della nostra tradizione può diventare una risorsa, può far crescere il turismo anche. Dal 2009 al 2012 abbiamo decisamente aumentato il livello di produzione, dell'esportazione; abbiamo persino fatto credere ai giovani che in questo campo è possibile creare il fututo e ne è la dimostrazione l'aumento del numero degli iscritti alla facoltà di agraria. Non v'è dubbio che in questi anni, nonostante tutto, la Regione Puglia ha trovato non poche difficoltà nel investire in questo ambito e la causa è proprio la mancata parola agricolutra nel governo nazionale di questi ultimi anni. Ci siamo dimenticati che il principale sistema produttivo è l'agricoltura e che l'investimento in tal senso aiuterebbe il recupero di non poche aree produttive come quelle nocesi".
A questo stato d'emergenza e a queste sollecitazioni hanno anche risposto per l'occasione l'Assessore Comunale alle Attività Produttive Vanna Laera, l'ex Assessore Michele Liuzzi, il dirigente CIA (Confederazione Italiana agricoltori) Franco Tinelli e il Consigliere Comunale Mino Tinelli.