NOCI (Bari) - Dopo aver seguito i due corti "La rivoluzione" e "Lo schiaccianoci", vi presentiamo oggi altre due opere, girate sempre nelle strade della città di Noci nei giorni compresi fra il primo e il 4 agosto, prima dello svolgimento del vero e proprio concorso Taglia Corto, un'iniziativa dell'intero festival internazionale del Cortometraggio, Noci Cortinfestival. A voi i corti intolati "Io e te" e "Al di là del sipario". Buona visione.
IO E TE - Corto girato nei pressi del noto ristorante nocese L'antica locanda, si presta sottoforma di un vero e proprio monologo da parte di un giovane nocese che riflette sui suoi problemi d'amore. Egli è consapevole di aver vissuto di nascosto il suo amore per un tempo più o meno lungo. Viverlo oggi alla luce del sole dinanzi a tutti, sembra strano e questa scelta comporta non poche conseguenze. Sa di aver preso questa decisione con molte difficoltà ma adesso sa che tutti gli ostacoli vissuti ne siano valsa la pena se si vive con la persona che si ama. Capisce che l'amore va vissuto senza se, senza ma, senza limiti e senza alcuna distinzione di sesso. Amare un altro uomo è una forma d'amore qualsiasi, basta semplicemente cambiare il modo di guardare le cose.
Quest'ultimo concetto a cui il corto "Io e te" ci riconduce fa parte di una tematica abbastanza attuale. L'amore non è solo quello vissuto fra un uomo e una donna. L'amore può assumere qualsiasi forma e, soprattutto, può esser vissuto in qualsiasi periodo della propria vita. Basta solo allontanarsi dai preconcetti che questa società ci impone.
Regia: Valle d'Itria Team
Durata: 4:51 min
AL DI Là DEL SIPARIO - Corto ti stampo pirandelliano, anch'esso di svolge per le vie del paese di Noci. Il protagonista del corto è un giovane che passeggia tranquillamente e che vive la sua giornata tipo incontrando un vecchio amico al bar, attraversando la strada, incontrando parenti e comprando un giornale. Ben presto si accorge però che tutti quanti lo deridono a causa di alcune sue caratteristiche che nel corto vengono raffigurate con il naso di un pagliaccio e con una cravatta dal buffo colore ma che nella vita reale possono addirittura presentarsi sottoforma di comportamenti non graditi. Ciò che conta allora è che ciascuno di noi sia in grado di guardarsi allo specchio e che si renda conto della vita vera, di quella amara e di quella dura, per scrollarsi di dosso vecchi difetti e per diventare finalmente migliore. La teoria del Teatro dello specchio pirandelliano viene, in questo corto, preso come esempio per diffondere il messaggio comune per tutti i corti in gara, e cioè quello di cambiare il modo di guardare le cose per riuscire con successo a vivere quello che è lo spettacolo della vita.
Regia: QuìStò
Durata: 4:59 min