NOCI (Bari) - Nicola Lamanna parla ai microfoni di NOCI24.it e chiarisce la sua posizione politica, smentendo la sua presunta fuoriuscita dalla coalizione Noci Bene Comune dopo le dichiarazioni rese dall'avv. Nicola Putignano durante l'assemblea costituente del PSI. Non lesina, però, critiche alla coalizione invitandola, per il bene di Noci, ad allargarsi maggiormente.
Ing. Lamanna, cosa ha deciso di fare: resterà nella coalizione Noci Bene Comune o andrà nella coalizione tra PSI, lista Monti, UDC e Mezzapesa?
«Mettiamo subito in chiaro una cosa: non ho nessuna intenzione di passare ad altri schieramenti. L'ho già dichiarato pubblicamente ai giornali. Indipendentemente dal fatto che altri mi parlino, mi chiamino, o dichiarino qualcosa, quello che conta è quello che dico e dichiaro io».
Lei in questi mesi ha partecipato alla costruzione della coalizione Noci Bene Comune? O ha avuto una posizione defilata?
«Dopo le primarie, nonostante tutti i rilievi critici, abbiamo accettato con grande serenità l'esito del voto. Ho incontrato Nisi e già dal primo incontro gli ho manifestato quella che era una difficoltà non mia personale, ma parlando con quelli che erano stati i miei sostenitori, vuoi un po' per questioni di carattere personale perchè alcuni provenivano dal PD e non si riconoscevano in questa cosa, vuoi per come erano andate le primarie ed i dubbi su come erano state svolte, molte persone mi hanno detto "non contare sul nostro appoggio per la costituzione di una lista a favore di questa coalizione". Per cui dall'inizio ho detto a Domenico Nisi, persona che conosco da venti anni, che avrei avuto difficoltà a fare la lista, ma l'impegno preso era o a fare la lista o a candidarmi in una delle liste della coalizione. Ed io mi atterrò a questi impegni presi. Poi ci sono state alcune riunioni e si attendeva questo "convitato di pietra" che era Fortunato Mezzapesa, che non veniva mai. Sono poi venuti i ragazzi di Cambio per Restare e si è incominciato a discutere su come fare le liste, sulla presenza o meno in lista dei vecchi consiglieri... si è discusso di tutto. Piccole frizioni su questo punto, poi le discussioni sulla percentuale delle donne il lista, sul vincolo dei due mandati... ecc».
Quindi la discussione interna tra voi sui metodi, sui contenuti e sull'eventuale allargamento della coalizione era già iniziata...
«Certamente. I ragazzi di Cambio per Restare, poi, propongono la carta di Pisa e la carta di Pisa viene ovviamente accettata... Solo una volta partecipa agli incontri anche Fortunato Mezzapesa e facendo un suo discorso politico, ma senza impegnarsi su nulla di quanto la coalizione stava discutendo. Nelle riunioni successive Forunato Mezzapesa non viene più e siamo già arrivati a dopo le elezioni politiche di febbraio. A questo punto io riparlo con Domenico e dico "Domenico il fatto che manchi Fortunato Mezzapesa che significa? E' occupato o è una presa di distanza?". "Non lo so e non lo voglio sapere", mi risponde Nisi. Poi avviene la notizia della nascita del partito socialista. Parlo prima con Claudio e poi con Nicola Putignano e mi dicono di questo progetto cioè di far nascere il PSI a Noci. "Ma che farete?" fu la mia domanda. Risposta "E' tutto da vedere. Noi siamo un soggetto nuovo, è tutto da vedere". Riparlo con Nisi "Domenico, sta nascendo il partito socialista, quale sarà la posizione?". "Non lo so ora vediamo". Vado dal segretario "Anastasio, che cosa farete con i socialisti?" Identica risposta: "Non lo so, vediamo"».
E così è nata la frattura che l'ha portata a divulgare quel comunicato stampa il 16 marzo, proprio il giorno della presentazione della coalizione Noci Bene Comune?
«C'era una posizione all'interno del partito (PD ndr), da parte di alcuni ex-consiglieri, che diceva "noi ci dobbiamo blindare nella nostra configurazione e andare all'esterno". Fabrizio Notarnicola aveva anche proposto di dialogare con la lista Monti. Per me era logico. L'unica differenza tra come la vedevano loro e come la vedevo io è che noi, secondo me, anche in funzione del pessimo risultato elettorale delle politiche non potevamo e non possiamo andare a dialogare da una posizione di forza ma almeno sulla carta dobbiamo essere disponibili a ricominciare tutto da capo. E su questo abbiamo bisticciato. A mio parere avremmo potuto aspettare un'altra settimana, avremmo atteso la nascita ufficiale del PSI ed avremmo discusso con loro come allargare la coalizione e come trovare un candidato che rappresentasse tutti».
E questo nonostante da settembre il centrosinistra avesse avviato la discussione sulle elezioni, nonostante la richiesta pervenuta da lei, da SeL e da altri, ed inizialmente non caldeggiata dal PD, di compiere le primarie, nonostante la celebrazione delle primarie e la vittoria di Nisi, a suo parere sarebbe stato necessario per il centrosinistra attendere ancora per costruire una coalizione con il PSI, con la lista Monti, con gli ex-PDL Mezzapesa, D'Aprile, Loperfido?
«Certamente. Nel frattempo fra le primarie ed oggi ci sono stati tanti cambiamenti. Innanzitutto una parte del mio movimento che mi ha detto chiaramente che non mi seguirà nella coalizione. Poi le elezioni politiche ed il drastico ridimensionamento dell'elettorato di centrosinistra rispetto al 2008. Poi Fortunato Mezzapesa che non si schiera con Noci Bene Comune e vuole star fuori. Poi SeL che fa la scissione dell'atomo di idrogeno. Quante probabilità ci sono di vincere queste elezioni? Siccome per me non è fondamentale difendere l'idea per la quale ci siamo battuti a dicembre, bensì difendere Noci e fare in modo che non ci siano altri 5 anni di centrodestra, con le tante opacità di alcuni uffici, gare d'appalto ecc..., perchè non tentare di costruire una grande coalizione anche con quelli che hanno giurato pubblicamente di non voler tornare insieme con il centrodestra? Perchè ci dobbiamo legare all'idea originaria e perdere sicuramente? Così facendo, invece, si rischia che il PDL e la coalizione Noci Bene Comune non arrivi nemmeno al ballottaggio».
Quindi lei riduce l'intero percorso di questi ultimi mesi per creare la coalizione di centrosinistra tramite le primarie ad una sola questione numerica, accorgendosi di non avere i numeri per vincere?
«Ma permette che almeno io lanci l'allarme. Io ho già detto che starò nella coalizione Noci Bene Comune, posso almeno lamentarmi. Posso dire pubblicamente che così facendo noi perdiamo?».
E per lei quindi una nuova coalizione di centrosinistra fatta da Rifondazione Comunista, SeL, PD, Cambio per Restare, PSI, lista Monti, UDC, Mezzapesa sarebbe auspicabile? E avere all'interno l'UDC di Notarnicola, o gli ex-PDL Vito Loperfido, Arturo D'Aprile, Fortunato Mezzapesa sarebbe il vero rinnovamento per il consiglio comunale?
«Ma hanno già dichiarato che nessuno di loro si candiderebbe e che ci sarebbe un rinnovamento nelle persone».
Dove l'hanno dichiarato?
«Negli incontri informali che ho avuto».
Ma esponenti che hanno operato negli ultimi 10 anni nel centrodestra sarebbero presenti, seppur nelle retrovie, anche nella nuova coalizione: questo per lei andrebbe bene?
«Ripeto. Il mio è un messaggio di allarme. Poichè ho notato un progressivo indebolimento di questa coalizione Noci Bene Comune oggi sono ragionevolmente certo che noi non ce la faremo. Per cui, poichè secondo me, è primario il risultato della conquista dell'amministrazione e non la difesa dell'idea di partenza io propongo di parlare con tutti, essendo disponibili a rimettere in discussione la candidatura già definita. Se così non sarà, amen. Tra 5 anni ne riparliamo. Purtroppo le amministrative non funzionano come le politiche. Nelle amministrative quello che conta sono i voti che prendono quelli che sono candidati nelle liste e che sono voti di familiari e di amici stretti o di accoliti. Così funzionano le amministrative, per cui presentarsi con 3 o con 7 liste determina la possibilità di vittoria. Ed un consigliere, ad esempio, vale 150 voti a prescindere da dove si colloca».
Allora non ha alcun senso parlare di programmi e di idee per la città se quello che conta sono i pacchetti sicuri di voti?
«Assolutamente no. Le idee sono importantissime. Dico solo che per vincere alle amministrative contro il centrodestra bisogna allargare la coalizione, essendo disposti a riconsiderare le candidature, e far entrare chi ha dichiarato di non voler stare con il centrodestra. La mia paura è che poi vada la ballottaggio il candidato del centrodestra ed il candidato del centro. Questa è la mia paura. Per evitare ciò si potrebbe dialogare con il centro, magari senza pretendere di conservare il candidato sindaco Nisi, e però chiedere e pretendere che nessuno degli ex-consiglieri comunali si ricandidi nuovamente, che sottoscrivano tutti la carta di Pisa ecc. Almeno rinnoviamo il consiglio comunale».
Ritornando sulle primarie nocesi: le primarie per la scelta del candidato sindaco a Noci sono state una vera e propria novità, dal momento che mai si era fatto ricorso a questo strumento per selezionare il candidato sindaco nè a destra nè a sinistra. Perchè non fare leva su questo dato politico innovativo e chiedere alle altre forze politiche (PSI, UDC ecc) di accodarsi in questo nuovo percorso alla coalizione Noci Bene Comune?
«Come ho già detto dalle primarie ad oggi sono cambiate tante cose e non si può chiedere a queste forze politiche di condividere un percorso che non hanno fatto. Questo discorso si poteva fare se la coalizione era, sulla carta, almeno la terza coalizione. Ma adesso la coalizione si è molto indebolita ed insistere su questa linea ci porterà a sbagliare e a perdere. Ripeto: senza la lista NocièViva, senza Mezzapesa, senza i socialisti, la coalizione è debole e deve allargarsi».
E lei cosa farà adesso, continuerà a battersi per l'allargamento della coalizione?
«Io ho firmato un patto e vi terrò fede. Resto in maniera critica nella coalizione Noci Bene Comune».
Una curiosità: si è mai pentito di aver preso parte alle primarie?
«Mai. Noi abbiamo acceso tante speranze con le primarie ed è stato bello parteciparvi, al di là di come siano andate».
Ma NocièViva non si è smarrita troppo presto fossilizzandosi solo nella critica alle primarie di dicembre? Non avrebbe potuto svolgere un ruolo più incisivo nella coalizione?
«Molte cose sono cambiante anche in NocièViva. Tanti sostenitori nel frattempo, disamorati dalle questioni all'interno della coalizione, hanno fatto altre scelte. Sono andati via. Anna Maria Gentile, Michele Liuzzi (che ora è vicino alla lista Monti e alla senatrice D'Onghia ndr) sono andati via. Tant'è che non sono in grado di fare una lista e per correttezza l'ho detto da subito».
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