NOCI (Bari) – “Distruption”, “Sunchild”, “Pots&lLids”, fino ad arrivare a “Mai”. A soli 26 anni, Isabella Roberto è già produttrice di quattro notevoli cortometraggi e ha potuto collaborare sia a Roma che negli Stati Uniti con importanti nomi del mondo del cinema. Ad oggi Isabella può dire di aver raggiunto gran parte dei suoi obiettivi, ha potuto confrontarsi con realtà nuove e ricche di stimoli, sino alla fondazione insieme al suo compagno e regista, Giulio Poidonami, dell’Associazione culturale Purple Road Picture. Nonostante i traguardi raggiunti, non mancano le prospettive future, tra cui la realizzazione di un “tanto famigerato lungometraggio”.
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NOCI (Bari) – “Crisi”: una parola che sempre più spesso accompagna la nostra quotidianità e con la quale un numero sempre più elevato di giovani deve fare i conti, imbattendosi nell’assenza di posti di lavoro o in un precariato sempre più pressante. Pierluigi Notarnicola ha dovuto scontrarsi con una realtà che a volte sembra non avere spazio a sufficienza per i giovani neolaureati, maturando consapevolezze e convinzioni talvolta non semplici da accettare per chi crede sempre nel cambiamento.
NOCI (Bari) – Aldo Gentile, lontano da Noci da ormai nove anni, oggi vive e lavora a Parma presso una società che si occupa di fornire servizi finanziari per le banche. Dopo una breve esperienza all’estero, Aldo ha conseguito la sua laurea nel 2011 e solo dopo pochi mesi ha ottenuto il suo primo ruolo professionale. Ma proprio come accade oramai sempre più frequentemente, anche il suo percorso non è stato semplice. Un numero sempre più alto di giovani, infatti, si ritrova oggi a dover fare i conti con esperienze lavorative brevi, contratti di stage e con riconoscimenti economici spesso insoddisfacenti; e se anche uno stage può rappresentare un incentivo alla crescita professionale e personale, spesso dover fare i conti con lavori non equamente riconosciuti può rappresentare per un giovane laureato motivo di demoralizzazione. Aldo Gentile rappresenta l’esempio di chi, con caparbietà e passione, ha superato ogni ostacolo raggiungendo un notevole traguardo, ma non rinunciando a porsi ogni giorno nuovi obiettivi di crescita.
Elisabetta Miccolis: “Ho sempre cercato di sfruttare tutte le possibilità che mi sono state offerte”
NOCI (Bari) – La strada percorsa, gli ostacoli affrontati e superati, le difficoltà incontrate e i traguardi raggiunti. Tutto è il frutto di una serie di scelte, spesso fatte con convinzioni maturate in un preciso momento e che cambiano nel corso del tempo. Ma ciò che è più giusto fare è non precludersi mai nulla, provare, affrontare, talvolta rischiando, ma farlo traendo da ogni esperienza sempre il meglio. Questo è quanto Elisabetta Miccolis ha sempre fatto sin dal conseguimento della laurea. Oggi a Milano, Elisabetta è stata a Cambridge dove, oltre a perfezionare la lingua inglese, ha anche scoperto nuovi lati della sua personalità; ha vissuto realtà difficili come quella de L'Aquila e del grave sisma che l'ha colpita, potendo giungere a nuove consapevolezze e trarre importanti insegnamenti. Oggi Elisabetta vive e lavora presso uno studio di archittetura a Milano, senza però escludere alcuna possibilità nel suo futuro.
NOCI (Bari) – Per quanto si possa trascorrere gran parte della propria vita lontani dal paese d'origine, nessuna distanza può intaccare il legame che si crea nel momento in cui in quella piccola realtà si racchiudono e si custodiscono ricordi importanti per ciascuno di noi. A dimostrarlo è Francesca Mastropasqua che, se pure da sempre residente a Roma, ancora oggi dimostra quanto indelebili nella sua mente siano tutti quei momenti, i profumi, i colori e i sapori della nostra piccola Noci. Infatti, pur con la consapevolezza di quanto la vita in una grande città possa essere ben lontana (sia in senso positivo che negativo) dalla piccola realtà di un paese, i ricordi restano parti indelebili che completano la vita di una persona, ovunque sia e qualunque cosa faccia.
NOCI (Bari) – Vivere percorrendo una strada ben precisa e credendo in un progetto definito e improvvisamente prendere coscienza di una consapevolezza di se stessi da sempre esistita ma mai realmente perseguita è quello che ha segnato il percorso di Franscesca d'Addabbo. Oggi docente nelle scuole di lingua tedesca dell'Alto Adige, Francesca e la sua famiglia hanno lasciato Noci 4 anni fa, rivelandosi una scelta difficile soprattutto per chi, come lei, ha da sempre vissuto a stretto contatto con il proprio paese natio e con i propri affetti. Ma nonostante le indiscusse difficoltà, oramai brillantemente superate, e la convinzione di scelte non sempre fatte tempestivamente, oggi Francesca può ben dire di aver raggiunto il suo obiettivo e di aver dato voce alla sua innata vocazione, l'insegnamento.
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